Il Milan ha commesso un errore a non concludere un affare fondamentale sul mercato: c’è ancora tempo, ma mancano le occasioni giuste.
Il giornalista di fede rossonera Carlo Pellegatti è intervenuto ai microfoni di TvPlay per parlare di Sinner e di mercato del Milan: secondo Pellegatti la dirigenza rossonera ha sbagliato a non centrarsi sull’acquisto di un difensore. Il giornalista ha esordito esaltando l’intensità di gioco del tennista italiano: “L’intensità che ho visto in certi scambi, anche contro Djokovic, è disumana“.
“Sulla terra battuta hai sempre una chance, mentre sul cemento, per chi gioca a tennis, è più complicato perché le palline arrivano più veloci. Rispondere come ha fatto lui a delle battute da 200 km/h rasenta l’inumano. Quando era sotto con Rublev 5-1, Sinner ha fatto sette punti consecutivi. Questi sono episodi che fanno la differenza”.
A Pellegatti Sinner piace perché è educato e serio. “Mi ha fatto impressione il video in cui chiama sua madre, che stava festeggiando in Italia: si è preoccupato perché non voleva disturbarla”. Dopodiché il giornalista ha provato a cercare delle similitudini fra Sinner e alcuni calciatori.
“Penso a Rino Gattuso, che alla fine degli allenamenti “accendeva le luci”, rimaneva per palleggiare: voleva migliorare nello stop del pallone. Ibrahimovic o Seedorf si sono sempre coltivati con il lavoro. Ci sono tanti che potrebbero arrivare ad alti livelli ma che non coltivano il proprio talento. La Pellegrini, che a me non ha mai fatto impazzire come personalità, si è alzata per anni alle cinque di mattina per diventare una campionessa…”
L’errore del Milan sul mercato: “Serviva un difensore“
Chiuso il capitolo tennis, Pellegatti ha parlato di calcio, concentrandosi sugli obiettivi di mercato del club rossonero. “Zirkzee è un giocatore delizioso, di grande classe, divertimento e spettacolo. La mia riflessione, però, è che al Milan serva un attaccante che possa garantire la doppia cifra. L’olandese sa mettere i compagni davanti alla porta ma non so se puntando solo su di lui i rossoneri potrebbero supplire ai problemi attuali“.
“Ha caratteristiche che mi ricordano più un fantasista da 4-3-2-1. Sembra uno alla Kakà, che non dà riferimenti e gioca su tutto il fronte d’attacco. E in quel ruolo c’è già Leao“, ha continuato Pellegatti.
“A detta di Pioli, Rafael Leao è uno che si ferma a lavorare anche finito l’allenamento. Ha un fisico meraviglioso e io mi chiedo perché, ogni giorno a Milanello, non si fa mettere ventisette palloni sulla testa per esercitarsi e migliorare nel colpo di testa”.
Secondo il giornalista il Milan dovrebbe prendere un difensore: “Sarebbe un grave errore non farlo, serve come il pane. Se il Milan dovesse battere il Rennes ci saranno da giocare dieci partite in un mese. Thiaw rientrerà titolare non prima di marzo. Giocare tutte quelle partite soltanto con Kjaer e Gabbia è un rischio… Spendere 10 milioni di euro per un acquisto non credo che comporti uno scossone alla sostenibilità. Poi se Pellegrino vale i nomi che si sono fatti in entrata allora bisogna tenerlo”.