Australian Open, Sinner e Nole stanno ancora giocando, ma l’epilogo dello Slam è già deciso: ecco chi sarà il re di Melbourne.
Qualcuno potrebbe crederci, qualcun altro no. Sta di fatto che lo scorso anno, di questi tempi, le coincidenze erano state talmente tante che avevamo finito col crederci davvero, alla possibile esistenza di una sorta di maledizione.
Perché tutt’ad un tratto, inspiegabilmente, i tennisti che erano comparsi nella docuserie di Netflix dedicata al tennis erano caduti, l’uno dopo l’altro, sul cemento blu del Melbourne Park. Come in Final Destination, se vogliamo, il loro destino sembrava già irrimediabilmente segnato per il solo fatto di aver preso parte agli episodi di Break Point. Tant’è che a vincere, alla fine, era stato uno dei pochi a non avere avuto alcun interesse per il progetto, vale a dire Novak Djokovic.
Anche la seconda stagione della docuserie trasmessa dal colosso dello streaming sembra avere sortito, in linea di massima, lo stesso effetto. Matteo Berrettini, recidivo, vi ha preso parte nuovamente e ha fatto una “fine” addirittura peggiore di quella che fece 365 giorni fa. Nel 2023 era stato sconfitto da Andy Murray, mentre stavolta non è neanche riuscito a scendere in campo per via dell’ormai atavico infortunio al piede destro. Non è andata meglio a tutti gli altri, inclusa l’ex fidanzata del romano, Ajla Tomljanovic, messa alla porta al secondo turno da Jelena Ostapenko.
Gli altri tennisti apparsi nella seconda stagione di Break Point sono, in ordine sparso, Taylor Fritz, Coco Gauff, Nick Kyrgios, Tommy Paul, Jessica Pegula, Aryna Sabalenka, Maria Sakkari, Ben Shelton e Frances Tiafoe.
Spiccano poi, per ovvie ragioni, nel cast della docuserie dedicata al tennis, i nomi di due semifinalisti. Quello di Daniil Medvedev e quello di Alexander Zverev, che si sfideranno proprio oggi, venerdì 26 gennaio, dopo la resa dei conti tra Jannik Sinner e Novak Djokovic.
Questi ultimi due, molto riservati e per nulla avvezzi al gossip, non hanno partecipato alle riprese. Per gli altri due, invece, si mette male, molto male. Chiunque, tra il russo e il tedesco, dovesse arrivare in finale, se è vero che la maledizione di Netflix esiste, non ci sarà gara. A vincere sarà senza ombra di dubbio il finalista che non sarà apparso sulla tv in streaming e che si sarà salvato, a questo punto, proprio grazie a questo rifiuto. E chissà che questo non possa moltiplicare, speriamo, le chance che sia Jannik, che in questo momento sta ancora duellando con Nole, il prossimo re di Melbourne.
Questo contenuto è stato modificato 25 Gennaio 2024 10:53
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