De Rossi è subentrato a Mourinho come allenatore della Roma: secondo qualcuno, il portoghese non è sfuggito a una trappola che gli è state tesa.
Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, è intervenuto ai microfoni di TvPlay per raccontare in che modo ha vissuto la notizia dell’esonero di José Mourinho. Zazza è uno dei giornalisti più vicini allo Special One, e che lo ha sempre difeso dalle critiche più aspre.
“La giornata di ieri l’ho vissuta con amarezza“, ha svelato. “Sapevo che sarebbe arrivato questo esonero, ma speravo non accadesse in questo periodo: gli teso un trappolone che al momento ha funzionato. Spero che De Rossi ce la faccia. Di certo si merita questa chance. Mourinho non è riuscito a evitare la trappola, ma c’è stato un trattamento assurdo nei suoi confronti”.
Secondo Zazzaroni Mourinho è sempre stato lasciato solo: “La società non l’ha mai tutelato sotto il piano dell’immagine. C’era un rapporto molto strano con la presidenza, quasi inesistente. La squadra non aveva contenuti tecnici eccezionali, ma buoni. Smalling non c’è mai stato. Spinazzola è senza contratto. Pellegrini è in down e Dybala è sempre infortunato. Perciò Mou ha sempre lavorato sui nervi e sulla carica emotiva della squadra. Può non essere piacevole, me ne rendo conto…”
Zazzaroni sospetta che gli arbitri siano stati parecchio severi con il portoghese ultimamente: “Le ultime tre designazioni arbitrali nei confronti della Roma sono stati Rapuano, Aureliano e Orsato, con quest’ultimo non hai mai vinto un derby. Secondo me c’è qualcuno che si è tolto un peso. Ho visto critiche nei confronti degli arbitri molto più pesanti”.
Ciononostante, anche secondo il direttore del Corriere, Mourinho ha le sue colpe: “L’atteggiamento nell’ultima partita è stato assurdo, poi la Lazio ha meritato di vincere… Non puoi mandare sempre avanti Mourinho come parafulmine, esponendolo anche a figure che non piacciono: eccola la trappola”.
La trappola tesa a Mourinho: “Resta un personaggio incredibile“
L’intervistato ha poi raccontato di aver avuto rapporti molto stretti con tantissimi allenatori di primo livello, ma sul piano umano e di lealtà ha svelato di non aver mai incontrato uno come Mourinho: “Lui è uno che allena tutti. Ieri a Trigoria l’80% delle persone piangeva, alcuni giocatori sembrava che avessero perso la mamma, a parte chi ha giocato meno”.
“Mou è un personaggio incredibile, non è solo un comunicatore ma è un grande allenatore e uomo. Chi ha lavorato con lui me ne ha sempre parlato come una specie di guru”.
“I cinque esoneri recenti vanno motivati“, ha concluso Zazzaroni. “Con il Chelsea chiese lui di essere cacciato; al Tottenham e al Manchester United sono stati esonerati tutti, ora agli Spurs, i giocatori erano la chiave, passa tutto da lì… Quando arriverà una società che gli darà i giusti stimoli tornerà al lavoro”.