Scommesse, c’è un problema grosso con la Formula 1

Scommesse, c’è già un problema in Formula Uno in vista del nuovo Mondiale che a marzo aprirà i battenti. Ecco la situazione che si potrebbe creare

Anche in Formula Uno le scommesse sono importanti. Lo scorso anno però chi ha deciso di puntare su qualcuno diverso da Max Verstappen e in generale dalla Red Bull, poche volte è andato in cassa. Anzi, una sola a dire il vero: solamente Sainz in una sola occasione ha spodestato dal gradino più alto del podio la casa regina del Mondiale. Insomma, vacche magre.

Scommesse, c'è un problema grosso con la Formula 1
Il logo della FIA (Lapresse) – Ilveggente.it

Ma qui non parliamo delle scommesse – noi come ogni anno da un poco di tempo vi daremo settimana dopo settimana delle indicazioni – ma di quello che potrebbe succedere ad una scuderia, secondo le informazioni che sono state riportate da formulapassione.it, che da quest’anno ha un nome particolare: ‘Stake F1 Team’ che in poche parole sarebbe la Sauber che nel corso degli ultimi vent’anni ha cambiato diverse volte il suo nome. Ma stavolta qualche piccolo problema ce lo potrebbe avere.

Scommesse, il problema della Sauber

La scuderia ha chiuso un accordo di 100milioni di euro per 3 anni e quindi poco importa il nome, ovviamente. Ma per chi non conoscesse l’azienda si tratta di un casinò crittografato in cui gli utenti possono giocare con valuta criptata, con sede nelle isole Curacao.

Scommesse, c'è un problema grosso con la Formula 1
La Sauber nel 2018 (Lapresse) – Ilveggente.it

Ma com’è noto, in molti Paesi dove si correrà una gara del Mondiale, ci sono delle regole ferree per quanto riguarda la pubblicità sulle scommesse. ” Un terzo delle gare in calendario – Qatar, Giappone, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Singapore, Bahrein, Cina e Brasile – applicano restrizioni legislative, mentre in Australia vi è il divieto di pubblicità.
Come sottolineato da PlanetF1, qui non si parla di oscurare un marchio sulla vettura (come accade con la McLaren e Vape), ma di qualcosa di più grande, ovvero del nome della scuderia. Nelle gare in cui non potrà sfoggiare il nome Stake F1, la Sauber potrebbe infatti chiamarsi Kick F1, promuovendo così l’altro brand di punta della scuderia” si legge sul cito citato prima. E questo ovviamente potrebbe essere un grande problema.

 

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