Berrettini, il tempismo non è il suo forte: che guaio

Berrettini, una minaccia piuttosto concreta s’intravede all’orizzonte: il tempismo non è stato decisamente il suo forte.

Dovevamo aspettarcelo, tutto sommato, che bene non sarebbe andata. Scivolare sul fondo della classifica, d’altra parte, significa proprio questo. Oltre al danno in sé, comporta una serie di inevitabili incroci con gli avversari che stazionano, invece, ai piani alti.

Berrettini, il tempismo non è il suo forte: che guaio
Berrettini (AnsaFoto) – ilveggente.it

E Matteo Berrettini, che adesso è precipitato al 125esimo posto del ranking mondiale, sapeva quanto elevato fosse il rischio di un accoppiamento con un top ten. Infatti, come ampiamente prevedibile, è successo proprio questo: in occasione del primo turno degli Australian Open, a cui ha deciso di partecipare nonostante non sia ancora in formissima, dovrà vedersela con Stefanos Tsitsipas. Lo stesso giocatore, manco a farlo apposta, con il quale si è allenato al suo arrivo nella terra dei canguri.

Non uno qualunque, insomma, ma un campione che staziona tra i primi dieci al mondo da un bel po’ di tempo a questa parte. E che quest’anno, più che mai, sembra affamato di vittorie e di risultati. Perché se è vero, da una parte, che è uno degli atleti dei più forti del circuito, è altrettanto vero che non è mai riuscito a finalizzare del tutto il suo talento.

Berrettini, poteva andare meglio: è più determinato che mai

Lo scorso anno era arrivato in finale proprio a Melbourne, salvo poi essere fermato, in rimonta, dal “solito” e inarrestabile Novak Djokovic. Quest’anno vorrà certamente riprovarci, motivo per il quale Berrettini lo sfiderà proprio nel momento peggiore: quando sarà, cioè, in cerca di riscatto.

Berrettini, il tempismo non è il suo forte: che guaio
Tsitsipas (AnsaFoto) – ilveggente.it

Sto aspettando la mia occasione – ha detto il greco al The Guardian – non sono più il ragazzino che andava a caccia di grandi vittorie senza nulla da perdere, anche se ho 25 anni e ancora tanta strada davanti a me. Ora ci sono nuovi tennisti che vogliono farsi largo, ma io devo dimostrare che sono ancora qui, e sono pronto a battermi per il successo“.

“Quando giochi contro Djokovic – ha detto ancora Tsitsipas – devi essere nella miglior condizione possibile, perché è uno che lotta su ogni singolo punto. Rispetto al passato ha aggiunto alla tecnica anche molta strategia, e ciò rende le sfide contro di lui ancor più complicate. Ha dei colpi fantastici, e nonostante la sua statura non sia elevatissima, quando va al servizio resta uno dei migliori dell’intero circuito”. Berrettini non ha avuto un gran tempismo, insomma. Anzi. Per accedere al secondo turno servirà una vera e propria impresa, o miracolo che dir si voglia, ma va da sé che non parta favorito e che il destino non lo abbia assistito neanche stavolta.

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