Immobile, Insigne e Verratti: “Com’erano prima della cura Zeman”

Immobile, Insegne e Verratti sono tre giocatori storici della Nazionale Italiana, tutti e tre cresciuti con Zeman: ecco la storia della loro esplosione.

Karel Zeman, quarantaseienne allenatore figlio del più noto Zdenek, ha avuto esperienze come coach in molte squadre di Serie C, dalla Reggina e al Messina. Per parlare di Lega Pro e di alcuni giocatori scoperti dal padre, il giovane Zeman è intervenuto ai microfoni di TvPlay.

Zeman e l'evoluzione di Immonile e Verratti - www.ilveggente.it
Zeman (LaPresse)

⁠“La forbice tra le società che possono investire e quelle che non possono farlo sta aumentando sempre di più“, ha esordito Zeman, concentrandosi sul valore attuale della Lega Pro. “Anche il problema dei settori giovanili si fa sentire sempre di più e in prima squadra è difficile assistere a ragazzi già all’altezza”. Secondo Karel Zeman la media qualitativa della Serie C si sta abbassando.

E ci sono solo quattro o cinque società che investono e puntano a migliorare. “Tutte le altre danno l’impressione di puntare soltanto a campare”.

Questa regola sul mercato libero degli allenatori solo in Italia non era in vigore. Essendo una novità ritengo che sia stata fin da subito mal sfruttata. Sembra quasi che adesso essere esonerati sia un premio. Se fosse sfruttata nei giusti modi secondo me può essere una buona soluzione: ci sono tanti esoneri ingiusti con tecnici costretti a restare a casa tutto l’anno. Molti di noi non pensano solo al guadagno ma sono guidati dalla passione di lasciare qualcosa a questo sport”, ha continuato l’ex Messina.

Dopodiché il figlio di Zeman ha ricordato alcuni dei giocatori lanciati da suo padre, tra cui Insigne, Immobile e Verratti. “Insigne mio padre l’ha avuto prima a Foggia e poi a Pescara, ed era molto discontinuo. Ma è stato il giocatore stesso a spingere per continuare a lavorare con mio papà nonostante dovesse andare al Crotone. A Pescara poi è cresciuto. Era diventato un altro giocatore ed era già a un livello molto alto”.

Il figlio di Zeman: “Così mio padre ha lanciato Immobile, Insigne e Verratti

Immobile non dava l’idea di essere un goleador, ma con la costanza e il grande lavoro durante gli allenamenti è riuscito a diventare quello che è poi stato per una decina d’anni”, ha continuato il figlio d’arte. “Verratti ha sempre avuto classe da quando aveva quindici anni. Mio padre l’ha spostato da trequartista a mediano davanti alla difesa e soprattutto si è rinforzato fisicamente visto che spesso si infortunava”.

Zeman e l'evoluzione di Immonile e Verratti - www.ilveggente.it
Zeman (LaPresse)

Mio padre è un mito ed è la persona che amo di più al mondo“, ha continuato il figlio d’arte. “Nel calcio è sempre stato un esempio per tanti, non per tutti, ma lo è anche per me. Resta sempre il mio modello, nonostante abbia l’ambizione di cambiare qualcosa che ho imparato da lui. Credevo che a un certo punto, molto prima di adesso, lui avrebbe smesso e io avrei continuato ma invece si sta verificando l’esatto opposto: io a quarantasei anni sono a casa, lui a settantasei è ancora in pista”.

Cerco professionalità e serietà“, ha concluso l’intervistato. “Mi rendo conto che negli ultimi anni ho allenato prettamente in Serie D ed è dunque difficile pensare di risalire senza vincere dei campionati, ma penso che la gente sappia che io sia più adeguato ad allenare tra i professionisti e non tra i dilettanti: è la storia che lo dice, sia nei risultati che negli effetti che produco sugli atleti da me allenati”.

Gestione cookie