Berrettini, il passato è tornato a bussare alla porta dell’ex numero 1 d’Italia: la cena e quelle dichiarazioni.
Due mesi dopo, le loro vite non potrebbero essere più diverse da com’erano un tempo. Prima erano sempre insieme. Sempre nel vero senso della parola. Adesso, invece, vivono due realtà a sé stanti. Eppure, restano legati da un sottilissimo filo rosso, quasi invisibile, che nessuno potrà mai tagliare.
Matteo Berrettini e Vincenzo Santopadre si “appartengono”, se così si può dire. Hanno fatto talmente tanto, l’uno per l’altro, che mai e poi mai potranno separarsi per davvero. In Vincenzo c’è un po’ di Matteo e in Berrettini c’è un po’ di Santopadre. Anzi, per dirla con le parole del tennista, non ci sarebbe stato alcun The Hammer senza l’allenatore a fianco del quale è diventato il numero 6 del mondo. Nonostante l’affetto, nonostante i ricordi e in barba alla nostalgia, hanno comunque deciso di intraprendere due strade diverse. Una scelta doverosa tanto per l’uno quanto per l’altro, bisognosi com’erano di nuovi stimoli e di nuove avventure.
Il fatto che non siano più insieme non significa, però, che non continuino a pensarsi a vicenda. Anzi, la testa è sempre lì, dal momento che il divorzio è ancora fresco. Ed è per questo motivo che Santopadre non ha potuto fare a meno del suo pupillo, nell’intervista a tutto tondo che ha rilasciato al Corriere dello Sport. Tra un passaggio sulla Coppa Davis e uno sull’ascesa di Sinner, è tornato anche a parlare del martello che si fregia di aver trasformato in campione.
Berrettini, Santopadre ha detto sì: via libera
“È stato un piccolo shock – ha detto in riferimento alla separazione, avvenuta dopo 13 anni di collaborazione – un piccolo trauma, è innegabile sia così. Credo che io e Matteo siamo stati bravi a proteggere il nostro rapporto, a non intaccarlo in alcun modo”.
“È stato un allontanamento professionale – ha spiegato ancora – A volte è necessario prendere determinate decisioni, ma non significa che domani non si possa andare a cena insieme“. Naturalmente gli è stato chiesto, ad un certo punto, cosa ne pensasse del nuovo allenatore scelto da Berrettini per il dopo Santopadre, ossia Francisco Roig, ex alternate coach di Rafael Nadal. “È un allenatore di grandissima esperienza – ha osservato – è stato un ottimo tennista e conosce questo sport molto bene sia tecnicamente che a livello umano. In poche parole, conosce la materia”.
Il Santopadre, perdonateci l’inevitabile gioco di parole, gli ha dunque dato la sua benedizione. Vada per Roig. Ma senza dimenticare, ovviamente, tutto ciò che è stato. Perché quello che verrà, in fondo, arriva proprio da lì.