Fognini lo aveva ampiamente previsto e infatti, a gran sorpresa, è successo: il tennista sanremese aveva ragione.
Mentre Jannik Sinner e gli altri azzurri alzavano al cielo la Coppa Davis, a pochi chilometri di distanza da Malaga Fabio Fognini tornava a vincere. Il trionfo a Valencia lo aveva caricato di un’energia e di un entusiasmo tutti nuovi. Ma non aveva fatto i conti, il tennista sanremese, con una variabile impazzita: il destino.
Il suo piano era perfetto. Subito dopo essersi imposto in quel Challenger era volato a Maia, in Portogallo. Non perché intendesse bissare quel successo – cosa che, comunque, non sarebbe guastata – ma perché solo giocando avrebbe potuto ottenere quel che gli serviva: scalare, cioè, qualche posizione nel ranking Atp. Non tanto per il semplice gusto di farlo, ma perché chiudere l’anno un po’ più su nella classifica mondiale gli avrebbe permesso di affrontare con maggiore serenità le sfide in calendario nel mese di gennaio. Cosa che purtroppo, col senno di poi, sappiamo bene non essere successa.
Prima degli ottavi di finale a Maia, Fognini ha dovuto ritirarsi per via di un problema fisico che non gli avrebbe permesso di dare in campo tutto ciò che aveva. Ha così perso non solo la possibilità di vincere, ma anche di avvicinarsi il più possibile alla top 100. Sapeva bene, Fognini, che quel ritiro avrebbe compromesso la sua situazione. E, purtroppo, aveva ragione lui. Ha chiuso l’anno al posto numero 107 e questo significa, ahinoi, che l’inizio di stagione sarà molto più ostico per il tennista di Arma di Taggia.
Fognini, era già tutto scritto: tramonta l’ipotesi
Gli organizzatori dell’Australian Open hanno pubblicato qualche ora fa l’entry list delle qualificazioni e del main draw e abbiamo scoperto, quindi, che a Fabio Fognini è andata addirittura peggio di quanto temessimo.
L’azzurro è undicesimo nel gruppo degli attualmente esclusi, per cui appare assai improbabile che, anche in caso di “smottamenti” nel tabellone, possa subentrare a qualche giocatore in gara. Gli italiani ai nastri di partenza nel tabellone principale saranno Jannik Sinner e Lorenzo Musetti (entrambi teste di serie), Matteo Arnaldi, Lorenzo Sonego e Matteo Berrettini. Di norma a Fognini sarebbe spettato un posto, ma con 7 giocatori ammessi nel main draw grazie al ranking protetto, la sua testa è “saltata”. E con la sua anche quella di Flavio Cobolli, che è però quarto tra gli alternates e può sperare, in caso di cancellazioni improvvise, di essere ammesso al tabellone principale.
Il suo nome compare nell’elenco dei tennisti iscritti alle qualificazioni, mentre non c’è quello di Fognini. Che quindi, a questo punto, verosimilmente, non sarà presente agli Australian Open.