Sinner, lo ha fatto nero: non è servito a niente

Sinner, a nulla è valso tutto ciò che ha fatto il campione azzurro: l’attacco inaspettato e quelle parole al veleno.

Lo sappiamo bene, ahinoi, come vanno queste cose. Adesso sono tutti a bordo del carro di Jannik Sinner, con un concreto rischio di sovraffollamento all’orizzonte. Al primo inciampo, però, come per magia, i tifosi occasionali scenderanno da lassù e ne diranno di cotte e di crude sul suo conto.

Sinner, lo ha fatto nero: non è servito a niente
Sinner (AnsaFoto) – Ilveggente.it

È sempre stato così e non ci sono proprio i presupposti per pensare che possa andare in maniera diversa, ma vabbè: non è un problema, essendo l’altoatesino pieno zeppo di estimatori veri e consapevoli del fatto che sia umano e non un robot. Allo stesso modo sappiamo, purtroppo, che le polemiche attorno ai giocatori esposti come lui siano ormai all’ordine del giorno. Il nativo di San Candido ha già avuto modo di vedere coi suoi occhi fino a che punto possa spingersi il grande pubblico, che prima ancora che iniziasse la striscia di successi che lo ha portato ad essere il numero 2 delle Finals e il quarto migliore giocatore al mondo, lo aveva “lapidato”.

Come si ricorderà, Sinner aveva deciso di saltare la fase a gironi della Coppa Davis per rifiatare un po’ in vista del rush finale della stagione. Decisione che, col senno di poi, sappiamo essere stata saggissima: non solo ha portato comunque a casa l’insalatiera, pur avendo bypassato lo step precedente, ma ha anche ottenuto dei successi strabilianti a livello individuale nel Tour. Qualcuno non gli ha ancora perdonato, tuttavia, il “tradimento” di cui si è macchiato.

Sinner, non è ancora finita: di nuovo sotto attacco

È tornato a parlare della vicenda azzurra, che ha tenuto banco per svariate settimane, anche Omar Camporese, ex numero 1 d’Italia e veterano della Nazionale azzurra. Anche lui, come tanti, ha grande stima di Jannik, ma in un’intervista a Fanpage si è comunque lasciato andare a delle dichiarazioni molto severe nei suoi riguardi.

Sinner, lo ha fatto nero: non è servito a niente
Omar Camporese (AnsaFoto) – Ilveggente.it

“L’unica cosa che mi lascia un po’ perplesso – ha usato queste parole – è che capisco che su 365 giorni all’anno uno abbia bisogno di prendere una pausa perché sarebbe altrimenti impossibile fisiologicamente, però non durante la Coppa Davis perché è l’unica manifestazione che giochi per la tua Nazione. Quindi è giusto che uno debba giocare per la sua nazione, ma per rispetto di tutti: per rispetto del giocatore, dei suoi compagni, dei suoi fan, degli italiani”.

Trovo obbligatorio – ha detto ancora Camporese, secondo cui evidentemente la vittoria in Davis non è servita a cancellare quel no di Sinner – giocare per l’Italia. Se fosse successo a noi, ci avrebbero dato trent’anni di galera. È così … è la verità. Ma sai qual è il problema? Che a noi non sarebbe mai passato per l’anticamera del cervello rifiutare la Coppa Davis, era vitale per noi indossare la maglia azzurra”. E chi ha orecchie per intendere, intenda…

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