L’Hellas Verona è finito sotto sequestro: indagato per bancarotta il presidente Maurizio Setti. La società annuncia che impugnerà la decisione del giudice per le indagini preliminari, ma è caos in Serie A.
Davide Torchia, agente di Rugani, è intervenuto ai microfoni di TVPlay, per parlare del rinnovo del suo assistito con la Juve, della crisi del Napoli e del sequestro del Verona. “Il Napoli sta vivendo una sensazione di smarrimento“, ha esordito Torchia.
“Non vuol dire che non ci sono capacità tecniche… Il calciatore, secondo me, tende a voler fare tutto da solo per aiutare la squadra e in questo modo crea ancora più confusione“, questa la ricostruzione dell’agente. Per Torchia l’anno scorso era stata costruita una squadra coesa ed equilibrata. Ma quello spirito è stato disperso.
“Nessuno pretendeva che il Napoli facesse un ciclo di cinque anni con più scudetti e la finale di Champions però nemmeno che diventasse una squadra da Europa League e Conference. E ora ci potrebbe volere proprio un grosso impegno per centrare il quarto posto“.
Sul sequestro di Verona, l’agente ha detto che Maurizio Setti non potrà più continuare come presidente. “Anche se è vero però che sono stati fatti degli ottimi risultati negli ultimi anni. In questo momento è una situazione difficile anche per i calciatori, soprattutto per i stranieri, ed è normale che una squadra ne risenta. Ora è come giocare controvento. Non conosco bene le carte, ma dall’esterno la salita si fa più dura”.
Caos a Verona: “Il sequestro destabilizza i giocatori“
“Mi sento con Giuntoli abbastanza di frequente, al di là delle situazioni personali, il rinnovo di Rugani è cosa che è in programma“, ha spiegato poi l’agente. “Entrambi siamo ben disposti, ma dobbiamo trovare una quadra. La situazione migliore per il calciatore è sempre stata la Juventus e negli ultimi anni non ci siamo mai interessati ad altre soluzioni. Ovviamente la società ha diverse priorità sulla lista dei rinnovi, partendo dai contratti dei giocatori molti giovani o con la situazione dell’ammortamento come Bremer”.
“In passato Paratici e Cherubini sono sempre stati molto vicini alla società e ai giocatori. Diciamo che Giuntoli però è una figura molto utile nel calcio“, ha continuato l’intervistato.
“Giuntoli è uno che viene dalla gavetta e un direttore sportivo molto vicino alle vicende anche personali dei calciatori come il vecchio padre di famiglia. Per esempio al Napoli in questo momento si sta sentendo la sua mancanza, anche dal punto di vista umano”.