Sinner, non c’è stato niente da fare: è rimasto a mani vuote. Ecco perché il campione altoatesino è stato costretto a rinunciare.
Ora che in Spagna è arrivata anche la sua dolce metà, la bellissima Maria Braccini, il sole splende più che mai nel cielo di Alicante. La preparazione atletica di Jannik Sinner procede a gonfie vele, sebbene il campione e il suo team abbiano dovuto optare per un repentino cambio di programma.
Nei giorni scorsi lo aveva raggiunto Luca Nardi, che avrebbe dovuto allenarsi insieme a lui in questi ultimi giorni dell’anno. Il giovane tennista pesarese ha però dovuto sventolare bandiera bianca e rientrare in Italia, per via di una distorsione al piede, perdendo così la possibilità di far pratica insieme al quarto miglior giocatore del mondo. Al suo posto è subentrato Francesco Passaro, ben lieto di occupare il posto inaspettatamente lasciato libero da Nardi.
La prova del nove, però, ancora non c’è stata. Sinner potrà tirare le somme e capire come realmente siano andate queste settimane di preparazione solo nella giornata di venerdì, quando si sposterà nella vicina Villena per un duello d’eccezione con Carlos Alcaraz. I due ragazzi, rivali ma amici, si affronteranno all’Accademia di Juan Carlos Ferrero, dove il nativo di Murcia è cresciuto e dove ufficialmente abita, benché per ovvie ragioni sia sempre in giro per il mondo.
Sinner, niente da fare: è rimasto a mani vuote
In attesa dell’ora X, Jannik si sta allenando senza sosta. Fatta eccezione per quel giorno, durante la scorsa settimana, in cui ha lasciato temporaneamente Alicante per volare alla volta di Maranello.
Il campione, come noto, è stato ospite di Ferrari e se l’è spassata un mondo, avendo lui un debole per le auto e per le macchine da corsa, ad immergersi a 360° nel magico mondo del Cavallino. C’è un però. Non ha potuto fare, purtroppo, proprio tutto quello che i ferraristi avevano in programma per lui. Qualcosa, infatti, si è rivelata essere non alla sua portata.
“È altissimo! – ha commentato il dirigente sportivo Frederic Vasseur, ora team principal e general manager della Ferrari – È venuto a trovarci la scorsa settimana e abbiamo fatto un bel giro dell’azienda, abbiamo chiacchierato, gli ho proposto di fare una sessione al simulatore, non sono certo che possa entrare nella macchina perché è un po’ troppo alto… Ma è stato bello perché è un super campione ed è interessante ascoltare il suo punto di vista sulla competizione, sulla preparazione. È stato un bello scambio”. Macchine off-limits, quindi, per Jannik Sinner, che al brivido di un giro in pista si è dovuto accontentare della realtà virtuale.