Sinner, alla vigilia della partita di esibizione con Alcaraz, si è scoperto che lo spagnolo è zoppo: Jannik parte favorito.
I numeri, la statistica e la storia, ora come ora, sono senza ombra di dubbio dalla parte di Carlos Alcaraz. Il fenomeno di Murcia ha già collezionato la bellezza di 12 trofei Atp, due dei quali, dettaglio di non poco conto, li ha ricevuti per aver vinto 2 Slam: lo Us Open nel 2022 e Wimbledon nel 2023.
Niente male, per un tennista che ha ancora moltissimi lustri di gioco davanti a sé e che ha solo 20 anni. Inutile girarci troppo intorno, quindi: al momento, ha fatto più di Jannik Sinner. Questo non significa, tuttavia, che il nativo di San Candido non possa raggiungerlo, eguagliarlo o, addirittura, superarlo. Non dimentichiamo, infatti, che nei faccia a faccia tra i due giganti della nuova generazione, l’azzurro è avanti. Ha vinto 4 dei 7 incontri che hanno sinora disputato, motivo per il quale non ha davvero nulla da invidiare al pupillo di Juan Carlos Ferrero.
Ci sono buone ragioni, alla luce di queste considerazioni, per pensare che la loro rivalità possa accendersi ancora di più, nel corso di questo attesissimo 2024. Sinner è affamato come non mai e Alcaraz dovrà stare molto attento a lui, adesso che è pericolosamente vicino alla top 3 e che farà di tutto non solo per avvicinarsi il più possibile alla vetta, ma anche per far fuori quanti più competitor possibili.
La buona notizia – per i sinneristi, quanto meno – è che nella prossima stagione Sinner partirà con una marcia in più rispetto al suo rivale e amico Carlos. Che, come abbiamo scoperto nelle ultime ore, è zoppo.
Non in senso letterale, ma figurato. Il numero 2 del mondo, che finché Novak Djokovic gliel’ha permesso si è goduto la gioia di stare in vetta all’Olimpo dei tennisti, dovrà affrontare l’ostica trasferta australiana senza la persona più importante della sua vita: l’allenatore Juan Carlos Ferrero. Il mentore di Alcaraz ha subito un intervento in artroscopia al ginocchio sinistro, ragion per cui dovrà stare a riposo per un po’. Almeno fino al prossimo mese di marzo, come ha riferito il quotidiano spagnolo Marca, il primo a sganciare questa bomba.
Carlitos non partirà da solo, però. Accanto a lui ci sarà l’attuale allenatore di Pablo Carreño Busta, Samuel Lopez, che lavora all’Accademia di Ferrero e che fa parte, quindi, del “giro” di Alcaraz. Ciò nonostante, l’assenza di Juan Carlos in panchina potrebbe pesare come un macigno sul rendimento del 20enne di Murcia, che è legato a lui al punto da considerarlo un secondo padre. Che possa facilitare, tutto questo, le cose a Sinner?
Questo contenuto è stato modificato 18 Dicembre 2023 10:52
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