Gilardino sfida Allegri: un allenatore che propone un calcio moderno ma poco efficace contro il teorico del corto-muso. Chi la spunterà?
Claudio Onofri, ex calciatore e allenatore, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di TVPlay, per introdurre la partita tra Genoa e Juve e mettere a confronto Alberto Gilardino con Max Allegri.
“Purtroppo stasera non potrò essere allo stadio ma ripensando a un passato molto remoto, cioè a quando giocavo al Genoa, mi torna in mente che abbiamo vinto tre volte contro la Juve e sono vittorie che non ti dimentichi“, ha raccontato Onofri.
Sia Gilardino che Allegri sono allenatori criticati dai loro tifosi, ma per ragioni diverse. “Per me, nell’ambiente, stanno esagerando nelle critiche a Gilardino. Ha un’esperienza ancora da maturare e deve migliorare soprattutto nei cambi finali, come successo col Frosinone e Monza. Là ha modificato anche il modulo ma l’approccio di quelli entrati è stato scarso. Tutte le sconfitte finora sono state comunque immeritate: perché il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto sia con la Fiorentina che con il Monza“.
“Non sono sereno per stasera“, ha confessato l’intervistato, “ma nemmeno così depresso riguardo a un andamento comunque preventivabile. Anche dalla società che ha chiesto una salvezza tranquilla, quindi lottare fino alla fine e per le ultime giornate provare a togliersi qualche soddisfazione in più”.
Gilardino contro Allegri: “Partita difficile per il meno esperto“
Per l’intervistato la partita sarà difficile più per il Genoa, perché è sempre molto complicato mettere in difficoltà la Juventus: una squadra che definisce noiosa ma fortissima. “La Juve è forte, nonostante non sia affatto affascinato dal loro gioco. Ho sempre in mente la partita contro la Fiorentina, dove la Juve ha superato pochissimo la metà campo però in questo modo si è vista una difesa quasi invalicabile. Per questo vanno riconosciuti i meriti ad Allegri, che per esempio sta facendo esaltare un giocatore come Cambiaso“.
“I numeri non sono sempre importanti nel giudizio di una squadra“, ha continutato Onofri. “Però in questo caso la Juve sta dimostrando di essere forte, perché è l’unica che sta riuscendo a tenere testa all’Inter”.
“Dragusin è un giocatore che può arrivare alla Juventus, un prospetto molto interessante con una personalità da giocatore anziano: ha una statura non solo fisica di alto livello. De Winter invece deve ancora crescere e dimostrare di più di quanto ha fatto finora“.
“In Italia il risultato è l’unica cosa che conta“, si è lamentato l’intervistato. “Dalle altre parti, come in Inghilterra e in Spagna, se il Barcellona vince 3-0 e passa la palla indietro per perdere tempo i tifosi fischiano. Questo è l’aspetto culturale che ci appartiene e con questo abbiamo ottenuti risultati importanti, ma c’è anche una parte di divertimento da soddisfare per i tifosi che vanno allo stadio. In questo il migliore è Gasperini“.
“Se vado allo stadio e vedo che dopo il primo goal la Juve resta ottanta minuti a difendere e basta, a me non piace. Con questo non sto condannando Allegri o Mourinho ma esprimo solamente un’opinione personale da appassionato di calcio”, ha concluso Onofri.