Berrettini ha finalmente trovato ciò di cui era in cerca. E non avrebbe davvero potuto individuare una “casa” migliore di questa.
Voleva che fosse Thomas Enqvist, a prendere il posto di Vincenzo Santopadre. Lui e Matteo Berrettini, d’altra parte, si erano piaciuti subito. Sin da quando, in occasione della Laver Cup che nel 2021 si è giocata a Boston, si sono resi conto che fra loro c’era una gran bella intesa.
Non è stato possibile raggiungere un accordo, però. Non perché lo svedese non lo volesse, ma perché ad un passo dal matrimonio si è dovuto defilare per cause di forza maggiore. Per “motivi personali”, come riferito dalla stampa in queste ore. Il fatto che Enqvist fosse la sua prima scelta nulla toglie, in ogni caso, al piano alternativo per il quale ha dovuto optare. Francisco Roig, che da questo momento in poi sarà il nuovo allenatore del romano, non ha proprio nulla da invidiare allo svedese. Anzi, ha le spalle molto più forti per via della sua grandissima esperienza nel circuito maggiore.
Lo spagnolo, per chi non lo sapesse, ha lavorato nel team di Rafael Nadal per più di 3 lustri. Per 17 anni, per l’esattezza. Tant’è che quando, nel 2022, è stato annunciato che avrebbe lasciato il team del pluricampione Slam, sono rimasti tutti a bocca aperta. Roig è sempre stato, infatti, una delle colonne portanti dell’entourage del mancino di Manacor, sebbene sia sempre rimasto, suo malgrado, dietro le quinte.
In qualità di alternate coach di Nadal, ha affiancato prima zio Toni, poi Carlos Moya: il palcoscenico, gli applausi e i riflettori non sono mai stati suoi, insomma. Ciò nonostante, nello spogliatoio era proprio Francisco Roig a fare con Rafa il lavoro più importante di tutti.
Per Nadal lui era quello che la “casa” è per tutti noi: ci trasmette quella serenità e quella tranquillità imprescindibili nella vita e, soprattutto, negli istanti immediatamente precedenti a un match, importante o meno che sia. Ed è per questo motivo che il fenomeno iberico lo ha tenuto con sé per tutto questo tempo, salvo poi separarsi nel momento in cui Roig ha avuto voglia di cambiare rotta e di regalarsi un’esperienza da protagonista. “Francisco è stata una persona molto importante nella mia carriera – erano state queste le parole, inaspettate perché Francisco era una figura silenziosa, di Rafa all’indomani della separazione – e gli sono estremamente grato per tutti questi anni di lavoro e amicizia”.
Dopo quell’addio, Roig ha lavorato per un po’ con la campionessa Sloane Stephens, ma con lei non ha trovato l’intesa che lo legava, invece, a Nadal. Ora che anche Matteo ha trovato “casa”, speriamo quindi che duri e che le rose fioriscano il prima possibile. Ma anche che lo spagnolo possa trovare sulla panchina appartenuta a Vincenzo Santopadre gli stimoli e l’entusiasmo di cui è in cerca dopo una vita da vice. Se lo merita lui e se lo merita pure Berrettini.
Questo contenuto è stato modificato 13 Dicembre 2023 10:37
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