Per esigenza tecnica e numerica, Pioli è ancora costretto a schierare Theo Hernandez come difensore centrale. L’allenatore ha spiegato che è stato lo stesso giocatore francese a proporsi per quel ruolo.
Luca Bianchin, giornalista della Gazzetta dello Sport, è intervenuto in diretta ai microfoni di TvPlay per parlare dell’impegno del Milan in Champions e dell’utilizzo di Theo Hernandez come centrale, per sopperire alle tante assenze.
“La novità è superiore nel Newcastle: sono in crescita le possibilità che giochi Karius in porta“, ha spiegato il giornalista. “Nel Milan, invece, rientra Leao dal primo minuto con Pulisic che torna a destra e Giroud centrale in attacco. In difesa le scelte sono obbligate con Calabria e Florenzi sulle corsie laterali, Tomori e Hernandez centrali“.
“Ci sarà da tenere un occhio soprattutto sull’altra partita“, ha continuato il giornalista, anche se ha ammesso che è assai complicato che il Borussia Dortmund possa vincere con il Paris Saint-Germain permettendo a Milan o Newcastle di qualificarsi. “Nel girone, c’è una situazione molto complicata”.
Theo Hernandez centrale in difesa: “Esperimento per ora fallito“
“Il Milan all’andata ha dominato il Newcastle, ma la formazione di questa sera non è la stessa e gli inglesi giocheranno in casa quindi saranno più pronti. Sono però entrambe in emergenza e con tanti infortunati“, ha commentato Bianchin. “Io mi aspetto un Milan non così aggressivo nell’andare a prendere alto la costruzione del Newcastle e con la volontà di ripartire forte nelle transizioni che sono l’arma più importante di questa formazione”.
“Io non penso che Theo Hernandez possa essere un centrale top perché gli mancano alcune cose, soprattutto un po’ di attenzione. Già nel ruolo di terzino non è sempre concentrato quindi da difensore rischia di andare ancora più in difficoltà e di pagare doppio alcune incertezze“.
“Poi“, ha proseguito l’intervistato, “ha qualità e caratteristiche talmente evidenti e forti da esterno che è impensabile vederlo centrale in futuro. Stasera dovrà stare attento perché il Newcastle ha giocatori molto rapidi e di qualità. Credo che la sua stagione sia comunque la peggiore da quando è al Milan. Ha perso dei riferimenti importanti: non solo Maldini ma anche Brahim Diaz, che era il suo migliore amico, o Castillejo. Deve un po’ ricostruirsi una quotidianità milanista, ma la sua volontà di mettersi a disposizione nel ruolo di difensore centrale dimostra la voglia di dare mano a questa squadra”.