Berrettini, è saltato tutto all’ultimo minuto. Sembrava ormai fatta e invece no: quante difficoltà per il tennista romano.
Alla fine non se n’è fatto niente, ma questo non significa che le voci che si sono rincorse nelle ultime settimane fossero del tutto prive di fondamento. Era vero, come girava voce, che Matteo Berrettini avesse deciso di riservare a Thomas Enqvist il posto in panchina lasciato vuoto da Vincenzo Santopadre.
Tra i due c’era anche una bella intesa che aveva radici lontane. “Mi ha davvero impressionato sia come atleta che come persona – aveva detto lo svedese in occasione della Laver Cup del 2021 a Boston, occasione che aveva dato loro modo di avvicinarsi – È davvero forte oltre ad essere un bravo ragazzo“. I presupposti per un matrimonio destinato a durare sembravano esserci tutti, insomma. Ma, come spesso accade, questa “storia d’amore” è finita ancor prima di cominciare per davvero.
Il martello romano e l’ex giocatore erano vicinissimi ad un accordo, ma Enqvist, alla fine, si è visto costretto a rinunciare alla possibilità di allenare quel “bravo ragazzo” per problemi personali. Non è dato sapere, naturalmente, di cosa si tratti. E neanche dovrebbe interessarci più di tanto, comunque, dal momento che Matteo, per fortuna, ha subito trovato un’alternativa di tutto rispetto.
Berrettini, niente da fare con Enqvist, ma il piano B è stellare
Come reso noto nella giornata di martedì, l’ex numero 6 del mondo ha deciso di affidarsi alle mani sapienti di Francisco Roig. I due sono insieme a Montecarlo e si stanno conoscendo meglio, nella speranza che fra loro possa scoccare la stessa scintilla che aveva avvicinato, in tempi non sospetti, Berrettini ed Enqvist.
Un profilo internazionale, dunque, un coach che ha una grandissima esperienza e che potrebbe davvero rappresentare la chiave di volta per il finalista di Wimbledon 2021. Il catalano è stato alternate coach di Rafael Nadal dal 2005 al 2022, perciò se c’è una cosa che proprio non gli manca quella è la capacità di dare buoni consigli e di limare il gioco dei suoi pupilli.
E anche lui, proprio come Matteo, è in cerca di riscatto. Terminata la collaborazione con il mancino di Manacor, Roig aveva iniziato a lavorare con la campionessa Sloane Stephens: i due si conoscevano da tempo, ma la collaborazione non è andata, probabilmente, come auspicato. Da qui la voglia e il desiderio di buttarsi a capofitto in un nuovo progetto. Un progetto che parla italiano e nel quale, quello è poco ma sicuro, investirà tutte le sue energie.