Coppa Davis, c’è maretta in casa azzurra: tutti contro tutti

Coppa Davis, all’atmosfera di festa di Malaga ha fatto seguito una polemica piuttosto accesa: si è tolto il sassolino dalla scarpa.

Le lacrime di gioia, i sorrisi reciproci, gli abbracci. La festa azzurra a Malaga è stata sentita e bellissima. Perché non c’è nessuno, e questo lo dobbiamo ammettere, che sappia celebrare le vittorie e i successi meglio di come facciano gli italiani.

Coppa Davis, c'è maretta in casa azzurra: tutti contro tutti
Coppa Davis (AnsaFoto) – Ilveggente.it

Riportare a casa l’insalatiera che i campioni del passato avevano vinto nel 1976 ha cancellato tutto: la fatica, i sacrifici, persino i diverbi che nel bene e nel male hanno caratterizzato questa edizione della competizione a squadre (leggi bene: la polemica tra Fognini e Volandri). I cinque atleti che hanno vinto la coppa sono stati accolti, al loro rientro in Italia, come dei veri e propri eroi. Il presidente Mattarella li avrebbe voluti al Quirinale, ma in questo momento non è stato possibile. La visita è stata riprogrammata per dopo gli Australian Open, in un periodo che sarà certamente un po’ più tranquillo di cui vanno incontro adesso i tennisti, con la preparazione invernale ormai all’orizzonte.

Non è tutto oro, però, quel che luccica. Non è stato tutto così bello e perfetto come ci è sembrato. Men che meno ai SuperTennis Awards, che si sono svolti nella serata di lunedì e in occasione dei quali si è notata una certa assenza.

Coppa Davis, l’idillio è già finito

In prima fila c’erano Matteo Berrettini – che non ha giocato, ma che è comunque stato in panchina al fianco dei suoi compagni di squadra – e Jannik Sinner. Mancavano Simone Bolelli, Matteo Arnaldi e Lorenzo Sonego, già all’estero, chi per vacanza, chi per allenarsi, già da qualche giorno.

Non è alla loro assenza, tuttavia, che ci riferiamo. Quanto, piuttosto, a quella dei predecessori di Sinner & Co. Un’assenza che abbiamo notato tutti ma della quale, per un motivo o per un altro, nessuno ha parlato. Fino a che Paolo Bertolucci, che è stato uno dei protagonisti dell’impresa azzurra del ’76, non ha deciso di togliersi questo fastidioso sassolino dalla scarpa con un post sui social.

Coppa Davis, c'è maretta in casa azzurra: tutti contro tutti
Coppa Davis (AnsaFoto) – Ilveggente.it

“Credo che la Fitp – ha scritto l’ex tennista su X – avrebbe dimostrato signorilità invitando alla premiazione oltre al capitano anche la squadra del 76. Sarebbe stato il naturale passaggio di consegne. Il silenzio totale della stampa avalla e convalida la scelta. Peccato”. C’era, in rappresentanza di quella squadra, solo Nicola Pietrangeli, che era anche a Malaga ad applaudire i suoi eredi italiani. Ha sollevato un bel polverone, insomma, Bertolucci, che con il suo tweet ha dato via ad un accesissimo dibattito. Nell’ambito del quale, per dovere di cronaca, in tanti gli hanno dato ragione.

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