Sinner, le vacanze per il tennista altoatesino sono già finite: la prossima tappa è la casa dell’amico-rivale Carlos Alcaraz.
Dieci giorni. Tanto sono durante le vacanze invernali di Jannik Sinner, che dopo una stagione così movimentata avrebbe di certo meritato delle ferie molto più lunghe di quelle che, alla fine, si è concesso.
Ma è per una buona causa, ed è giusto ricordarlo, che il campione altoatesino ha rinunciato a parte del suo break tra i monti del Trentino Alto Adige. Ha giocato fino al 26 novembre scorso in Coppa Davis, motivo per il quale è stato impegnato più a lungo di altri tennisti del circuito che, a differenza sua, non hanno giocato né a Malaga e né alle Finals di Torino. Il suo è stato un rush di fine anno con i controfiocchi, per effetto della quale già nella giornata di mercoledì ha dovuto salutare amici e parenti per dirigersi alla volta del Paese in cui darà il via alla preparazione in vista della prossima stagione. La casa dell’amico e rivale Carlos Alcaraz, per intenderci.
Il nativo di San Candido si è recato ad Alicante, a meno di 100 chilometri da Murcia, dove è nato e cresciuto il numero 2 del mondo. Lì ad attenderlo c’era innanzitutto il suo preparatore atletico, ossia Umberto Ferrara. Prima si lavorerà un po’ sul fisico, dopodiché, sotto lo sguardo vigile di Simone Vagnozzi, che è stato insignito del titolo di Coach dell’anno da SuperTennisTV, si ricomincerà a lavorare in campo. E, perché no, a preparare il terreno in vista della corsa al trono.
Sinner, ecco chi c’è in Spagna ad attenderlo
In Spagna c’è qualcun altro che lo ha atteso con grande trepidazione. Un certo giocatore che ammira tantissimo Jannik e che sogna di diventare, presto, come lui.
Si tratta di Luca Nardi, che avrà l’onore di allenarsi e di svolgere la preparazione pre-season accanto al mitico Sinner. “Svolgerò la preparazione con Jannik, sperando che mi lasci giocare – ha detto, ridendo, ai microfoni di SuperTennis – No, scherzo, comunque farò due o tre settimane in Spagna. Cercherò di giocare il mio miglior tennis il prossimo anno, ma senza troppe pressioni: avevo detto ad inizio stagione che sarei voluto entrare nei 100 già nel 2023, però non ci sono riuscito. Vedremo come andrà nel 2024″.
L’esempio di dedizione e determinazione dell’amico di San Candido potrebbe fare la differenza. E chissà che questa parentesi ad Alicante non possa guidare Nardi sulla strada giusta e far sì che il numero di azzurri in top 100 non possa salire a quota 6.