Emma Raducanu, ci sbagliavamo: evidentemente la colpa non è solo sua. Con questa notizia è tutto da rivedere.
Dopo aver vinto, nel 2021, gli Us Open, non c’è più stata pace per lei. Emma Raducanu ha cambiato la bellezza di 5 allenatori nell’arco di appena 19 mesi. Battendo di sicuro, nel caso esista una statistica di questo tipo, qualunque record possibile e immaginabile.
E abbiamo sempre pensato che la colpa fosse sua. Fonti a lei vicine hanno spesso riferito che la tennista britannica pretende molto e che non è disposta ad accontentarsi delle briciole. Sogna un coach che le spieghi per filo e per segno il perché delle cose e che non si limiti, dunque, ad insegnarle come si esegua meccanicamente questo o quell’altro colpo. A detta di alcuni sarebbe incontentabile, insomma, motivo per il quale qualcuno ha ben pensato di appiccicarle addosso l’etichetta di mangia-allenatori.
Una reputazione poco lusinghiera che non ha comunque spaventato Rick Macci, storico tecnico di Serena Williams, che nelle scorse settimane si è “proposto” alla bella Emma. Si è offerto di allenarla e si dice certo di sapere come lavorare con lei, ma non sappiamo se la Raducanu abbia respinto o accettato il suo invito. Magari non lo ha neanche preso in considerazione, ma le avrà fatto piacere che un personaggio del suo calibro abbia manifestato un così evidente interesse nei suoi confronti.
Resta da capire, a questo punto, cosa ne sarà del prossimo allenatore che siederà sulla sua panchina. Farà la “fine” dei precedenti, o sarà in grado di accompagnare Emma per mano in questo ostico percorso di crescita e di rinascita che la stella del Flushing Meadows intende intraprendere?
Troppo presto per dirlo, mentre possiamo dire con certezza, adesso, che potrebbe non essere stata solo colpa sua, se con i 5 allenatori che si sono fin qui susseguiti non è scoccata la scintilla. È notizia di qualche ora fa, infatti, che uno di loro, ossia Dmitry Tursunov, che in passato ha allenato la Sabalenka, è stato scaricato per la quarta volta da un anno e mezzo a questa parte. Il russo ha lavorato, oltre che con Emma, anche con Belinda Bencic, Anett Kontaveit e, infine, con Veronika Kudermetova.
Ed è stata proprio lei a spiegare ai media perché lei e nessuna delle sue colleghe si siano trovate bene con lui: “È una persona troppo diretta – queste le sue parole – Noi giocatori siamo molto emotivi e abbiamo bisogno di un po’ di tatto, soprattutto quando riceviamo indicazioni o suggerimenti che non tengono conto delle nostre preferenze o desideri”. E noi che pensavamo fosse tutta colpa della povera Emma…
Questo contenuto è stato modificato 5 Dicembre 2023 14:36
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