Sinner e Berrettini fanno un sol boccone dei loro amici e connazionali: non c’è spazio per nessuno a parte loro.
Matteo Berrettini ha aperto le danze. Suo è difatti il merito, come ben si saprà, del rinnovato e ritrovato amore degli italiani nei confronti del tennis. Quando è riuscito nell’impresa di conquistare nientepopodimeno che l’accesso alla finale di Wimbledon, qualcosa si è acceso nei cuori dei tifosi.
Subito dopo è esploso anche Jannik Sinner, che oggi, grazie alle sue imprese a dir poco epiche, è probabilmente il tennista più osannato della storia del Bel Paese. Il boato di San Siro, prima della gara del Milan di martedì sera, ha detto tutto. Ha sintetizzato a meraviglia lo straordinario percorso del nativo di San Candido, che è stato accolto nello stadio milanese con il calore che si riserva solo ai divi, alle celebrità. Segno che la tennis mania, oramai, dilaga un po’ ovunque e che sono in pochi, a questo punto, ad essere immuni al fascino dello sport più elegante per eccellenza.
Ecco perché non ci stupisce il fatto di aver trovato in rete dei gadget a tema così incredibilmente insoliti. È il momento di cavalcare l’onda, d’altra parte, e qualcuno non se l’è fatto ripetere due volte: ha colto la palla al balzo non appena ha potuto.
Sinner e Berrettini eroi nazionali: Musetti e Fognini in un angolo
Sui vari siti Internet dei laboratori di produzione artigianale di presepi e pastori, abbiamo scovato un’ampia selezione di statuette che potrebbero fare al caso di chi segue da sempre il tennis o vi si è appassionato da poco.
La gamma di pastori ispirati ai personaggi sportivi vanta la presenza di Sinner e Berrettini in miniatura, ma anche di Novak Djokovic e di Carlos Alcaraz. Ci sono pure, per i nostalgici, Roger Federer, che ha ormai appeso la racchetta al chiodo più di un anno fa, e Rafael Nadal, suo rivale e amico del cuore, che ha saltato a piè pari la stagione appena conclusa ma che dovrebbe tornare in campo in tempo per la prossima.
C’è un grande assente, in questo bel presepe rivisitato in chiave sportiva. Anzi, due. Il primo è Lorenzo Musetti, che probabilmente non ha un pastorello tutto suo perché per via del suo rendimento discontinuo non è ancora entrato, a differenza di Jannik e Matteo, nel cuore degli italiani. Il secondo è Fabio Fognini, che ci stupisce non trovare essendo lui un veterano del tennis azzurro. Che gli artigiani che hanno lavorato alle collezioni abbiano una predilezione per il romano e per l’altoatesino?