Lotto, la “truffa” è geniale: ecco come li hanno scoperti e poi cos’hanno trovato dentro la ricevitoria. La storia raccontata da Repubblica
All’inizio si pensava ad un colpo di genio, uno di quelli matematici che riescono, forse, a farti vincere alla lotteria e al Lotto. Qualcuno ci è riuscito nel corso degli anni, da quando esiste il gioco, ma dopo i dovuti controlli i finanzieri di Torino hanno scoperto altro. E andiamo a vedere che cosa.
La notizia è riportata da Repubblica. Con l’inchiesta che è partita da una serie di vincite oltre il normale, e vale a dire oltre quello che di solito è il numero percentuale di colpi al lotto che riescono in Italia. Si pensava, appunto, a quello che era un sistema così importante che permetteva di sbancare. Ma così non è stato e sempre secondo il quotidiano ci sarebbero anche altre tabaccherie che hanno “inventato” questo sistema. Insomma, le indagini vanno avanti, senza dubbio, ma andiamo a vedere realmente di cosa si tratta.
Lotto, ecco come hanno scoperto la truffa
Niente di più, niente di meno, di una continua stampa di schedine per il gioco del lotto durante tutto l’arco della giornata che vuoi o non vuoi, anche per una semplice statistica, alla fine riusciva a dare il colpo grosso, anche vincite di almeno diecimila euro. Si giocava sempre, in maniera ininterrotta, e alla fine qualcosa veniva fuori. E dove sta il problema, direte voi? Ecco, un piccolo problema c’è.
“Il problema, è che il tabaccaio – si legge – non avrebbe mai pagato l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per le schedine giocate. Non solo, non avrebbe mai versato, dopo ogni vittoria, la percentuale di denaro dovuta allo Stato (tassa sulla fortuna, ndr). A Torino non sarebbe stato l’unico a mettere in atto il trucchetto. Ci sarebbero altri tabaccai ad avere tentato di “frodare” il sistema. Almeno due”. Insomma, giocava gratis e alla fine vinceva anche senza versare come sappiamo quel 20% obbligatorio che va allo Stato nel momento in cui c’è una vincita che supera i mille euro. Un sistema “geniale” che poi tanto geniale non è ma solamente una sfida ai numeri. Che ogni tanto regala qualcosa, ma che nella maggior parte dei casi ti fa perdere, eccome.