Serie A, stavolta i pirati dello streaming hanno davvero le ore contate: ecco la data da cerchiare in rosso sul calendario.
Che il pezzotto avesse le ore contate lo abbiamo sentito dire una miriade di volte. È da mesi, anzi, da anni, che si cerca un metodo per contrastare il fenomeno dello streaming illegale e per evitare che questa pratica, piuttosto diffusa, continui ad impoverire il sistema calcio. Finora, però, non si era mai concretamente passati all’azione.
Stavolta ci siamo, invece. C’è addirittura una data. Una data a partire dalla quale i furbetti della pirateria non potranno più utilizzare il cosiddetto pezzotto per godersi le partite di Serie A e non solo. Il giorno da cerchiare in rosso sul calendario è, peraltro, piuttosto vicino. Si tratta di venerdì 7 dicembre, giorno in cui, in ottemperanza al Decreto Legge Caivano, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 14 novembre scorso, dovrebbero entrare in vigore gli strumenti ideati per contrastare il fenomeno in questione.
A rivelare la data è la Gazzetta dello Sport, che ha fatto sapere che la lotta alla pirateria sta ufficialmente per entrare nel vivo. Il 7 dicembre prossimo, nello specifico, dovrebbe diventare operativa la piattaforma messa appositamente a punto per bloccare i siti illegali di streaming. Ma cosa succederà, nello specifico, a chi fa uso del pezzotto, nel momento in cui tali provvedimenti diverranno esecutivi?
Serie A, la lotta alla pirateria e al pezzotto entra nel vivo
La piattaforma anti-pirati, che è stata testata dall’AgCom, si propone di indebolire la rete criminale bloccando gli IP illegali entro un tempo massimo di 30 minuti dalla loro individuazione. E c’è di più.
Grazie a questo sistema, la Guardia di finanza e la Polizia postale potranno anche risalire alle persone che fruiscono illegalmente dei contenuti che altrove, come ad esempio su Dazn, sarebbero ovviamente a pagamento. “Questo iter – scrive la Gazzetta – è obbligatorio per combattere la criminalità più sofisticata e pericolosa, quella che opera attraverso hacker capaci di rubare il segnale tv dalle più importanti realtà internazionali”.
Dal 7 dicembre, dunque, giorno in cui a Torino si giocherà il big match tra Juventus e Napoli, tutto cambierà. “Chi fruisce di contenuti sportivi e di intrattenimento in maniera illegale – si legge ancora – non sa che i suoi dati, condivisi per acquistare un abbonamento pirata, possono essere poi facilmente utilizzati, per esempio, per prelievi dai propri conti correnti e pagamenti non autorizzati. Oltre a incorrere in denunce penali e in multe, chi frequenta i siti pirata mette dunque a rischio la propria identità digitale, usa sul proprio smartphone o pc un servizio gestito da hacker e compromette i propri dispositivi, con il rischio di diventare destinatari di truffe.