Era facile aspettarsi un pareggio fra Juve e Inter ma per molti tifosi lo spettacolo offerto in campo dalla prima e dalla seconda in Serie A è stato deprimente.
Fabrizio Biasin, giornalista di Libero, è intervenuto ai microfoni di TvPlay per parlare del match-clou della tredicesima giornata di Serie A e del trionfo degli azzurri del tennis in Coppa Davis.
Su Juve-Inter, Biasin ha ammesso che la partita è stata molto brutta: “Il secondo tempo del derby d’Italia è stato soporifero e deprimente. Era in realtà prevedibile: ci sono pareggi che possono scontentare e altri che possono andare bene, tipo questo. Secondo me, le due squadre si sono dette ‘vabbè, ci vediamo la prossima volta’. Della serie che anche il pareggio poteva andare bene“.
“In un campionato lungo 38 giornate“, ha continuato Biasin, “ci possono stare anche questi calcoli. Da una parte l’Inter aveva paura ad attaccare per poi rischiare di perdere, come successo già altre volte, mentre la Juve è entrata nell’ottica di non perdere contro una squadra più forte”.
Per l’intervistato è comunque sbagliato indicare l’Inter come l’unica favorita per lo scudetto. “Ieri non ha giocato una grande partita, ma nell’ottica dei campionati bisogna ragionare sull’avere più continuità. Fosse stata una partita di Champions sarei più preoccupato. Il percorso di quest’anno è molto interessante perché i nerazzurri non hanno cinque o seri sconfitte come l’anno scorso. Un pareggio con la Juventus in fin dei conti ci può stare”.
Juve Inter partita soporifera: “Secondo tempo deprimente“
“Mi aspettavo che Frattesi potesse entrare un pochino prima“, ha ammesso Biasin. “A centrocampo ho gradito più Barella che Calhanoglu, che secondo me non ha giocato una bella partita. In ogni caso un po’ più di spazio gliel’avrei concesso, anche se non sarebbe cambiato molto. L’unico che ha provato a fare qualcosa in più è stato Cuadrado. Quando è entrato, il colombiano, ha fatto qualche spunto e ha creato un po’ di confusione nella retroguardia bianconera”.
Poi Biasin ha parlato del trionfo italiano nel tennis: “La partita ha superato il 30% di share e ciò significa che ha conquistato tutta l’Italia. La gestione di Sinner degli ultimi due mesi mi fa pensare che a ventidue anni sia il miglior tennista della storia italiana. Ovviamente ora dovrà tentare di portare a casa qualche slam, ma con tutto quello che ha fatto quest’anno battendo Djokovic, arrivando al numero 4 del ranking ATP per me è già il migliore”.
Un ultimo commento su Berrettini: “Quest’anno ha avuto dei problemi fisici clamorosi che l’hanno estromesso dalla stagione. E’ precipitato anche nella classifica ATP, anche perché lui basa tutto il suo gioco sulla condizione atletica e di conseguenza gli infortuni l’hanno bloccato. Non è assolutamente un tennista finito, anzi. Se sta bene per me può stare tranquillamente nella top 20”.