Dopo l’ultima assemblea degli azionisti, la Juve continua a rivelare fragilità economica: perché il club continua a bruciare tanti soldi?
Alessandro Giudice, giornalista ed esperto di economia, è intervenuto ai microfoni di TvPlay.it per parlare del futuro della Juve: anche per l’intervistato l’unica soluzione per risolvere la crisi in atto è la cessione, perché il club ha bruciato e continua a bruciare soldi e giocatori.
“Non so se la Juventus verrà venduta a breve, ma sicuramente si andrà in quella direzione“, ha esordito Giudice. “Nel modello di business di Exor la Juventus non ha senso. La Juve continua a bruciare soldi ed Exor mette capitali in una società che non è considerata strategica. L’aumento di capitale serve oggi sostanzialmente per evitare che una società riveli un patrimonio netto negativo“.
“Se oggi l’azionista non interviene la Juventus non ha più capitale“, ha continuato l’intervistato. Dopodiché Giudice ha spiegato che dal suo punto di vista l’errore principale è la quotazione in borsa: “Ora per un qualunque aumento servono tanti passaggi burocratici, mentre le altre società possono aumentare il capitale con un semplice bonifico. Exor ha anticipato 85 milioni dei 122 di sua competenza dell’aumento di capitale”.
Ed Exor è costretto a versare capitali perché non c’è cassa. “La Juventus ha fatto cessioni di crediti per 42 milioni, una cosa normalissima… Se ho un credito che dovrò riscuotere tra qualche anno lo cedo a un intermediario. E non è il problema, questo. Il guaio è che in questo trimestre, quei milioni, la Juventus li ha già bruciati“.
“La cassa, al 30 settembre, è quasi azzerata. Ora la Juventus dice che rifinanzierà con risorse dall’aumento di capitale, ma è difficile da credere perché parte di quei soldi sono stati già bruciati e la gestione sarà molto sofferenza senza i ricavi delle coppe quest’anno“.
La Juventus continua a bruciare soldi: “Acquisto di Vlahovic fu un’operazione insensata“
Per l’intervistato il club può tuttavia attingere a linee di credito cospicue, ha 500 milioni. Ciononostante non farà altro che sostituire debito con debito. “In questo trimestre mancano gli introiti UEFA, che davano molto ossigeno. Il monte ingaggi poi non è sceso in maniera sostanziale, sono stati ridotti i premi variabili principalmente, ma non c’è stato un abbassamento strutturale“.
“La Juventus deve ridimensionare. Forse ci saranno acquisti sul calciomercato in prestito. Per guarire, non basterebbe nemmeno una cessione di Vlahovic, visto che non creerebbe plusvalenza. A 50 milioni genererebbe un introito minimo. L’acquisto di Vlahovic è stata un’operazione insensata da 100 milioni, e Ronaldo fu da quasi 300. Questa è in scala minore, poi però Vlahovic non ha il rendimento di Ronaldo in campo”.
“In borsa la Juventus vale 600 milioni in questo momento“, ha concluso il giornalista. “C’è un signore che si chiama Exor che ha il 62%, sicuramente a questi 600 milioni aggiungerebbe una richiesta ulteriore. Questa però è una società ben lontana da una sufficienza economica, chiunque volesse la Juventus dovrebbe mettere dei soldi. La Juventus è un brand, ha il terreno per 99 anni su cui ha costruito lo stadio, che però non è un asset in questo momento: non ha un valore economico”.