Il futuro del calcio: “L’intelligenza artificiale cambierà il gioco”

L’intelligenza artificiale rivoluzionerà anche il calcio, né è convinto il figlio di un noto allenatore italiano nonché esperto in diritto sportivo.

L’avvocato Pier Filippo Capello, specializzato in diritto dello sport e figlio dell’ex allenatore Fabio Capello, è intervenuto ai microfoni di TvPlay durante il Social Football Summit per parlare di SuperLega, intelligenza artificiale applicata al calcio e penalizzazioni alle squadre inglesi.

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Come cambierà il calcio con l’intelligenza artificiale (LaPresse)

Con Deloitte avremo un nostro panel in cui parleremo di come l’intelligenza artificiale cambia, sta cambiando e cambierà l’industria del calcio“, ha esordito l’avvocato Capello. “Parliamo di un’industria particolare perché il prodotto che viene venduto, ovvero dei ventidue ragazzi in campo, è lo stesso da oltre centoventi anni“.

Però, dall’altra parte, il modo in cui noi fruiamo di questo gioco cambia continuamente“, ha continuato l’intervistato. “La tecnologia di oggi cambierà in maniera radicale nel giro di cinque anni il modo noi godremo di questo spettacolo“.

Successivamente, il figlio dell’ex allenatore del Milan ha parlato anche di SuperLega. “Come iniziativa intesa nella sua forma già nota, ovvero come il progetto che hanno provato a lanciare un paio d’anni fa, è difficile che la SuperLega possa avere un futuro“.

Tuttavia, secondo Capello, i procedimenti giuridici sulla legittimità o meno dell’idea non si sono ancora risolti: “Tutto è ancora aperto. Mi risulta che quello pendente a livello europeo dovrebbe essere deciso entro la fine dell’anno“.

Intelligenza artificiale e SuperLega: “Ecco come cambierà il calcio nei prossimi anni

Quindi“, ha continuato Capello, sempre a proposito della questione inerente alla SuperLega, “entro qualche settimana o mese rischiamo di avere una decisione che non dico possa essere un nuovo caso Bosman ma qualcosa potrebbe cambiare“.

10 punti di penalizzazione per l'Everton - www.ilveggente.it
Sean Dyche, allenatore dell’Everton (LaPresse)

Infine il figlio di capello ha parlato delle polemiche che stanno investendo la Premier League, dove si chiede la penalizzazione per squadre come l’Everton e il Manchester City. “Quello che è successo in Inghilterra è una risposta del calcio alle accuse che le società di Premier stanno subendo dal Governo inglese e dall’establishment inglese“.

In realtà, l’Everton è già stato penalizzato di 10 punti dalla Premier League per violazione delle regole del fair-play finanziario, in particolare per violazione “delle regole di profitto e sostenibilità“.

Oltremanica si dice che il calcio non sia in grado di autogovernarsi. Questo è un messaggio molto forte. Non me la sento di dire quanto questo possa essere replicabile in altre giurisdizioni sportive…“, ha concluso Pier Filippo Capello.

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