Chi schiererà stasera in attacco il ct Luciano Spalletti? Un ex attaccante della Nazionale ha giudicato il valore di Scamacca e Raspadori, indicandoli come pedine preziose per la compagine azzurra.
Fabrizio Ravanelli, ex attaccante della Juve e della Nazionale, è intervenuto ai microfoni di TVPlay. Innanzitutto l’ex calciatore ha parlato del derby d’Italia, ribadendo di vedere l’Inter favorita. “La Juventus dovrà scalare l’Everest per vincere sull’Inter. Quando i nerazzurri spingono, alla fine le avversarie cedono. La Juventus ha fatto tante vittorie, ma sempre soffrendo fino alla fine. Se si paragonano le due squadre, davvero non c’è partita“.
Riguardo alla sfida di stasera dell’Italia contro l’Ucraina, Ravanelli ha provato a giudicare i due attaccanti a disposizione di Spalletti: Scamacca dell’Atalanta e Raspadori del Napoli. “Scamacca lo vedo, senza fare paragoni, come giocatore simile a Balotelli. Quando è negli ultimi metri, calcia molto forte, poi proteggono tutti e due molto bene la palla. Mario ha incantato quando stava bene fisicamente. Non ha lo stesso talento, ma Scamacca in alcune situazioni mi fa rivedere Balotelli”.
“Chiesa è stato martoriato dagli infortuni, ha bisogno solo di tempo“, ha continuato Ravanelli. “Per me, è lo Swarovski della Juventus, e sappiamo tutti quanto è importante. Lui è il futuro, va messo nelle condizioni di rendere al massimo. Allegri ha migliorato tanti calciatori, anche Chiesa lo farà. Credo sia solo una questione di tempo”.
Ravanelli ha poi ammesso di non conoscere benissimo il calcio ucraino: “Ma sono stato lì quattro mesi e ho toccato con mano il loro calcio. Ci sono tanti talenti, non tutti poi riescono a sfondare. Sarà difficile per l’Italia, perché la loro squadra ha qualità. Non sempre riescono a tirare fuori tutto il talento che hanno, a volte prendono goal molto evitabili. La fase difensiva forse è il tallone d’Achille che hanno“.
“Non ho mai visto un giocatore allenarsi come faceva Mudryk quando l’ho trattato all’opera“, ha continuato l’intervistato, “Lavorava dieci ore al giorno tra campo e palestra”.
Su chi puntare per battere l’Ucraina: “Raspadori ha qualcosa in più rispetto a Scamacca“
“Ho vissuto a Kiev“, ha dichiarato ancora Ravanelli, “e loro hanno il sacrificio nel DNA, sono sempre disposti a lavorare a testa bassa. Sono sempre positivi quando gli proponi dei lavori. Ho avuto lo staff che aveva Antonio Conte e avevo preparatori all’altezza. Accettavano ogni soluzione nuova, non mi sorprende la loro voglia”.
“Hanno stimoli in più, le trasferte sono tutte difficilissime. Saltano i fossi per lungo, non per largo. Per loro alcuni sacrifici sono nulla, sono disposti a spaccare tutto”, ha aggiunto l’intervistato.
“Scamacca e Raspadori, al di là della loro fisicità, si assomigliano“, ha poi commentato l’ex attaccante della Juve. “Sono bravi a cucire il gioco, hanno entrambi un tiro micidiale, forse Raspadori ha qualcosa in più in termini di rapidità rispetto a Scamacca. Per questo, forse, l’attaccante del Napoli potrebbe essere in vantaggio. Offre una soluzione in più”.
“L’esperienza di Avellino mi ha formato, è stata davvero dura. Io e Baiano abbiamo fatto bene, abbiamo anche raggiunto la Nazionale. A volte si pensa che quando uno lavora non ha talento. Mi dà fastidio, infastidiva anche Vialli”.