La Nazionale italiana di calcio manca di campioni: nessuno, secondo un’ex stella azzurra, sembra davvero il grado di fare la differenza.
Angelo Di Livio ha parlato ai microfoni di TvPlay di Luciano Spalletti e della Nazionale lamentandosi della cartenza di giocatori in grado di fare davvero la differenza.
Per Di Livio, Spalletti non può aver chiamato Carnesecchi per via dell’influenza di Vicario. “Carnesecchi è un ottimo portiere. Deve fare ancora un po’ di esperienza, ma è molto forte. L’anno prossimo potrebbe diventare il titolare dell’Atalanta”.
“Chiesa deve essere in campo“, ha continuato l’ex Nazionale, “con la Juve non sta facendo benissimo ultimamente, ma domani deve giocare, lui può far goal in qualsiasi maniera. I suoi strappi in campo possono mettere in difficoltà chiunque. Non gioca come giocavo io: io potevo fare anche il quinto, lui in quel ruolo si depotenzia troppo”.
Per l’intervistato la partita contro la Macedonia persa al playoff Mondiale è stata una sconfitta atroce. “Abbiamo perso giocando senza dignità. Il valore della maglia azzurra è diminuito… Non so, se non andiamo al Mondiale per due volte di fila vuol dire qualcosa è stato sbagliato. Quando una squadra minore affronta una formazione top dà sempre il 110%, questa cosa va sottolineata ed è sempre stato così”.
Il problema della Nazionale secondo Di Livio: “Nessuno fa la differenza“
“Spalletti è stata una scelta super azzeccata“, ha continuato Angelo Di Livio. “È un tecnico capace anche di far ritrovare l’entusiasmo ai calciatori. Ed è quello che ci voleva”.
“Non ci sono calciatori in Nazionale che fanno la differenza, a oggi. Le altre Nazionali ci propongono dei fuoriclasse, noi non ne abbiamo. Abbiamo vinto il Mondiale 2006 con Totti, Del Piero, Toni, Buffon in porta, Pirlo e anche una certa difesa, con Cannavaro…”.
Per l’intervistato la soluzione può essere offerta dalle seconde squadre. “Alcune squadre come la Juventus e l’Atalanta hanno fatto una grande mossa. L’Inter ha un gran bel settore giovanile, se facesse la seconda squadra, farebbe una grande mossa altrettanto. Oggi il campionato primavera è un po’ bugiardo, anche il Lecce, che lo scorso anno ha vinto il campionato, non aveva un italiano in campo. La Lega Pro, invece, ti forma di più”.
“È una bellissima cosa, la pace tra Spalletti e Totti“, ha concluso Di Livio. “Certo, potevano farla un po’ prima, senza mostrare del rancore qua e là. È difficile dire di chi sia la colpa…”