Sinner stupisce i tifosi e il popolo dei social con una dichiarazione inaspettata: la sincerità paga sempre.
Adriano Panatta dice di non aver mai visto qualcuno colpire tanto forte la palla, in vita sua. Per Paolo Bertolucci, in alcuni momenti, è addirittura “ingiocabile”. E se lo dicono loro, che di tennis se ne intendono, allora vuol dire che è proprio vero che Jannik Sinner è diventato uno dei tennisti più forti al mondo.
Lo si evince chiaramente dal ranking e dalle statistiche, ma fa sempre piacere che ad ammetterlo siano due campioni del loro calibro. Eppure, per quanto possa avere perfezionato il suo gioco, l’altoatesino non è mai completamente soddisfatto delle sue prestazioni. Che è poi il motivo per il quale si allena senza sosta e senza tregua, nella speranza di poter migliorare sempre più. “Ogni volta che mi alleno – ha dichiarato qualche giorno fa – quando esco dal campo mi sembra di aver fatto troppo poco“. Non è così, naturalmente, ma è in queste poche parole, d’altra parte, che si nasconde la mentalità da campione che lo ha sempre contraddistinto. La voglia di sbancare, lo stacanovismo, la determinazione.
Sinner, insomma, non si sente ancora arrivato, benché sia al quarto posto del ranking mondiale. Tranne che per un aspetto, come si evince chiaramente dal video, circolato dai social, in cui lo si vede alle prese con la costruzione del suo tennista ideale.
Va da sé che ogni giocatore abbia un modello di riferimento al quale fare capo e dal quale trarre ispirazione. E Jannik, a quanto pare, ne ha diversi. “Ruberebbe” volentieri il dritto al campione Rafael Nadal, tanto per cominciare, ma anche il rovescio al mitico Novak Djokovic.
Sogna di perfezionare il suo passante e di arrivare ai livelli di Carlos Alcaraz, ma anche di avere lo splendido gioco a rete che ha sempre connotato Roger Federer. Cita di nuovo il suo amico/nemico Alcaraz per la palla corta e ammette di ambire a raggiungere la stessa tenuta fisica del francese Gael Monfils. Il parametro di riferimento per gli spostamenti è ancora una volta la scheggia Nole, mentre dal punto di vista della tenuta mentale è a Rafa che si rifà. Quanto al servizio, “invidia” quello di Nick Kyrgios.
È poi lo stesso Jannik a tirare in ballo la risposta, ridendo sornione e lasciando intendere che su quel fronte lì non ce n’è per nessuno, perché è lui il più forte da quel punto di vista. Una certezza indissolubile, almeno una, non gliela toglie nessuno.
Questo contenuto è stato modificato 14 Novembre 2023 11:47
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