Mario Balotelli era più forte di Leao? Ne è convinto un ex compagno di squadra di Super Mario: ecco le sue parole.
L’ex giocatore Kevin Prince Boateng è intervenuto ai microfoni di TvPlay esprimendo giudizi su vecchi e nuovi giocatori, da Balotelli a Leao.
“Io amo Balotelli“, ha spiegato Boateng, “e per me poteva vincere tre volte il Pallone d’Oro. Aveva bisogno di uno come me ogni giorno o di persone che lo mettessero nella direzione giusta”.
“Leao è fortissimo, Mario Balotelli però era di un altro livello: era un fenomeno. Lui ha fatto vedere cosa poteva fare, ho giocato con lui e ho visto cosa riesce a fare quando gioca sul serio. Lo sappiamo tutti quello che poteva fare, poi non tutti riescono a giocare per tanti anni ai massimi livelli. Per me, quando era al top, era nei cinque migliori attaccanti nel mondo”.
L’intervistato ha poi spiegato i motivi del suo ritiro. “L’ultimo anno ho giocato pochissimo, poi il calcio in Germania è molto fisico e di corsa. Ho avuto tanti dolori e infortuni e ho valutato che non fosse più il momento di continuare. Ho ragionato anche sul non voler togliere il posto a qualche giovane. Ero motivato e ho dato il massimo fino alla fine, ma mi sentivo di essere arrivato alla fine della carriera”.
Il giudizio di Boateng: “Balotelli meglio di Leao“
“Se avessi avuto De Zerbi dieci anni, il calcio sarebbe stato diverso“, ha aggiunto l’ex Milan e Sassuolo. “Per me è il miglior allenatore, e lo sarà per i prossimi vent’anni. Sa migliorare i giocatori: dal secondo portiere all’attaccante. Ero con lui e a trentadue anni mi sono sentito ancora più forte. Quando mi aveva chiamato il Barcellona mi disse che voleva rimanessi, poi sono tornato e si è prospettata la possibilità di andare alla Fiorentina. Secondo me De Zerbi è meglio di Pep Guardiola”.
“Quando c’erano le riunioni tecniche ai tempi del Milan, Allegri ci faceva ridere per come parlava perché a volte non finiva le frasi. Alla Juventus non ha più i campioni di una volta, ma secondo me sta facendo un grande lavoro e lotteranno per lo scudetto. Non giocano la Champions e lui è incredibile come riesca a rimanere sempre calmo ed equilibrato anche nelle difficoltà. A me piace perché è molto elegante, serio e discreto“.
“Rimpianti? Avevo la possibilità, dopo il Milan, di andare al Manchester United ma alla fine ho optato per lo Schalke 04 perché avevo voglia di tornare a casa”, ha raccontato Boateng.
“Io sono arrivato al Milan che c’erano grandi campioni, poi dopo non avevano più le disponibilità economiche di una volta. Quando perdevamo era colpa mia, quando vincevamo non ero mai abbastanza“, ha aggiunto l’ex rossonero, spiegando di essersi sentito schiacciato dalle troppe responsabilità. “Poi hanno preso Balotelli: la prima volta che l’ho visto era con Galliani ed era vestito largo e con le collane, con tutti i tifosi che lo fermavano… lì mi sono detto che era il momento di andarmene”.
Boateng, come Balotelli prima di lui, ha dichiarato che sarebbe andato in Arabia Saudita. “Tanti sono andati in Arabia che avevano già vinto tutto o giocato grandi partite, di conseguenza con offerte importanti è giusto che siano state prese in considerazione. Se mi fosse arrivata un’offerta così a trentadue anni, io ci sarei andato. Discorso diverso per i giovani. Il calcio è cambiato: prima era amore, ora siamo diventati numeri”.
“L’unico che si avvicinava alle qualità di Zlatan era Mario. Quando Ibra calciava non aveva rivali, ma Balotelli gli si avvicinava”, ha concluso l’intervistato.