C’è parecchia delusione a Napoli dopo il pareggio degli azzurri in casa contro l’Union Berlin, squadra che perdeva da dodici partite consecutive.
Andrea Agostinelli, ex centrocampista del Lazio, del Napoli e dell’Avellino ed ex allenatore, è intervenuto in diretta ai microfoni di TvPlay per parlare dei risultati delle italiane in coppa, concentrandosi soprattutto sul risultato del Maradona. “Il pareggio del Napoli è stata una delusione, ma può starci. Per la legge dei grandi numeri, dopo dodici sconfitte consecutive l’Union Berlino non poteva perdere ancora. E poi non dovrebbe sorgere alcun problema per la qualificazione“.
“Il goal subito, però, è un grosso errore“, ha continuato Agostinelli puntando il dito contro i difensori partenopei incapaci di mantenere le marcature preventive. L’intervistato ha comunque ribadito che, dal suo punto di vista, il Napoli non ha giocato male, e che per questo non deve farsi avvilire da un’eccessiva delusione.
“Nel girone di Milan e Lazio invece c’è molto incertezza e tutto ancora è da decidere. La Lazio si è rimessa in corsa, se avesse perso sarebbe stata praticamente fuori, e il Milan stesso, a cui nessuno credeva, ha riacceso le speranze”, ha continuato l’ex calciatore.
Delusione per il Napoli di Garcia: “Con quella rosa deve lottare per lo Scudetto“
“In base alla rosa che ha, il Napoli è obbligato a lottare per lo Scudetto“, ha continuato Agostinelli. “Altrimenti, non prendiamoci in giro, sarebbe un fallimento. Certo, non potrà mai fare la stessa stagione dell’anno scorso, ma deve fare comunque bene. Con Spalletti sette od otto giocatori hanno giocato da 110 e lode, e più di quello non possono fare. Per esempio uno come Lobotka non può mantenere quel livello”.
Secondo l’intervistato, l’anno scorso, il Napoli giocava con grande facilità a calcio mentre ora non è costante. “Fa a sprazzi delle buone cose ma evidentemente con più difficoltà di prima. Ciò dipende un po’ dalla mentalità di Rudi Garcia e un po’ per l’appagamento di alcuni giocatori. Alcuni di loro hanno fatto l’annata della loro vita ed è impensabile si possano tutti ripetere”.
Poi Agostinelli ha parlato del derby capitolino. “Nella settimana pre-derby è concesso dire qualcosa. E anche dall’altra parte si è sentito in passato qualche sfottò. Qualche battibecco fra gli allenatori è normale. Ma ho sentito più battute di Mourinho verso Sarri che viceversa”.
“Io, che faccio l’allenatore, quando si parla di Mourinho mi alzo e faccio una standing ovation per la sua carriera. Non si può però non che negli ultimi anni ha avuto più delusioni che soddisfazioni ed è sbagliato non poterlo criticare”, ha concluso l’ex calciatore.