Marcell Jacobs, rinascita a suon di parolacce: la nuova arma segreta

Marcell Jacobs, non tutti hanno capito la decisione del velocista italiano: un personaggio a dir poco controverso.

C’è chi dice che sia un genio e che Marcell Jacobs abbia fatto bene ad affidarsi a lui. E poi c’è chi, invece, pensa che il velocista italiano stia andando incontro ad un mare di guai. Non perché Rana Reider, il nuovo allenatore per il quale ha mollato tutto ed è corso a Jacksonville, in Florida, non sappia fare il suo lavoro, intendiamoci.

Marcell Jacobs, rinascita a suon di parolacce: la nuova arma segreta
Jacobs (AnsaFoto) – Ilveggente.it

I risultati sono dalla sua parte ed è evidente che abbia portato al successo un sacco di atleti. Ad allungare qualche ombra sul personaggio sarebbe piuttosto il suo passato un po’, per così dire, burrascoso. Il guru della velocità, classe ’70, è al centro delle polemiche praticamente da 8 anni a questa parte. Da quando, cioè, nel 2015 la federazione britannica si vide costretta ad allontanarlo per via di una presunta “relazione impropria” con un’atleta 18enne conosciuta durante i Mondiali Juniores. Una volta rientrato in Florida dopo il primo dei tanti polveroni sollevati in carriera, non ebbe vita facile. Le federazioni britanniche e olandesi, alla luce di quanto accaduto durante i Mondiali, avevano nel frattempo cancellato le borse di studio riservate ai suoi atleti. Di fatto, quindi, l’allenatore si era ritrovato dall’oggi al domani senza un gruppo da formare.

E non è finita qui. A macchiare la fama del nuovo mentore di Marcell Jacobs ci sarebbe un’inchiesta del The Times di un anno fa. Il reportage faceva riferimento a Blessing Okagbare, una delle pupille di Reider, che era andata incontro ad una squalifica di 11 anni dopo essere risultata più volte positiva ai test anti-doping. E nel pezzo del quotidiano londinese, tra le altre cose, si faceva riferimento anche a dei presunti “abusi” che, insieme al doping, avrebbero inquinato la cosiddetta “fabbrica delle medaglie”.

Jacobs se ne frega: di corsa a Jacksonville

Le storie da raccontare sul suo conto non sono, però, ancora finite. Al tecnico non è stato permesso di accedere, di recente, né ai Mondiali di Eugene e né a quelli di Budapest. Peggio di così non poteva andare, deve aver pensato, motivo per il quale aveva ammesso, nella speranza di riabilitarsi, di avere avuto “una relazione romantica consensuale con un’atleta maggiorenne”. 

Marcell Jacobs, rinascita a suon di parolacce: la nuova arma segreta
Jacobs (AnsaFoto) – Ilveggente.it

Morale della favola, Reider sta seguendo, come prescritto dall’organo di garanzia, un corso riabilitativo online di etica dello sport. World Athletics deciderà solo al termine dell’anno di prova se accreditarlo alle competizioni internazionali o se, invece, lasciarlo alla porta com’era stato in Oregon e in Ungheria. 

Tutte cose che il velocista azzurro avrà di certo messo debitamente in conto, nel momento in cui ha deciso di affidare a lui la sua rinascita. A quella “specie” di Dr. Jekyll e Mr. Hide, come lo definisce il coach dei top-player Marco Airale, che ha più volte collaborato con Rana e che, al netto del vocabolario poco ortodosso, degli abusi a lui contestati e ai metodi da sergente, lo considera un genio.

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