Di certo non voleva far scoppiare un caso, Sinner. Ha fatto ciò che doveva per pragmatismo. Ecco il commento di un grande ex del tennis italiano.
Jannik Sinner ha come obiettivo le Atp Finals, che si disputeranno fra dieci giorni, e solo per questo ha preso la decisione di ritirarsi dal Master 1000 di Parigi. Paolo Bertolucci, ex tennista e tifoso del Milan, è intervenuto ai microfoni di TvPlay per parlare del caso Sinner, dopo la decisione di ritirarsi dal torneo Parigi, e del futuro di Pioli sulla panchina del club rossonero.
La vecchia gloria del tennis ha raccontato cosa secondo lui avrebbe spinto Sinner a ritirarsi, ricordando come il ragazzo abbia finito il match con McDonald quasi alle tre del mattino e sia andato a letto solo qualche ora più tardi. Aveva quindi meno di dodici ore per riposarsi e preparare la prossima sfida contro De Minaur. “Devo prendere le decisioni giuste per la mia salute e il mio corpo“, ha spiegato infatti lo stesso Sinner.
“È incredibile proporre partite di tennis a queste ore“, ha dichiarato l’intervistato. “Capisco Sinner, e non penso si debba parlare di un caso. Come avrebbe fatto a giocare? Se finisci di giocare alle tre, tra massaggi e interviste significa addormentarsi alle cinque. Come fa così ad affrontare un avversario che invece ha finito di giocare nel pomeriggio? Avrebbe rischiato infortuni e non ci sarebbe stata nessuna possibilità”.
Bertolucci ha poi dichiarato di credere che sia assurdo non aver letto da parte dell’ATP alcun commento sul caso Sinner. “I tennisti pagano anche una quota per essere rappresentati dall’ATP…”
Caso Sinner: “Giocando avrebbe solo rischiato“
“Ha fatto benissimo a non giocare, Sinner“, ha continuato Bertolucci. “Speriamo solo che sia raccolto, questo suo grido. Anche se non credo che faranno qualcosa. Stanno massacrando il tennis”.
“Se giochi troppo in giro per il mondo, a un certo punto devi fermarti. Non puoi giocare ogni settimana. Sinner è in forma e ha programmato la sua stagione per un grande finale”.
“Sinner“, ha proseguito l’ex tennista, “deve completarsi fisicamente e anche tecnicamente. Tra due anni, quando sarà completato il processo, si potrà capire di più. Anche perché Djokovic si ritirerà. Credo che sarà tra i quattro o cinque che si contenderanno il primo posto nel ranking. Poi ci sono mille variabili, lui è in corsa“.
Bertolucci ha descritto Sinner come un grande lavoratore, che potrà arrivare al numero uno. “Se arriverà al numero due vorrà dire che non c’erano margini per arrivare al primo posto”.
Poi Bertolucci ha voluto parlare anche di calcio, soffermandosi sul Milan, la squadra per cui fa il tifo. “Leao mi indispone come atteggiamento, ma come calciatore c’è poco da discutere. Dovrebbero essere anche i compagni a scuoterlo”.
“Su Ibra, bisogna vedere in che ruolo. Se deve fare il tutore di Pioli, è meglio cacciare il tecnico e permettere a Ibra di svolgerlo”.