Fognini, bastone e carota per il tennista sanremese: dietro le parole inaspettate si nasconde un’amara verità.
Qualcuno lo ama, qualcuno proprio no. Ma ci sta. È la dura legge dello sport e del resto, si sa, non si può sempre piacere a tutti. Questo non è comunque mai stato, per Fabio Fognini, un problema. Delle opinioni altrui se n’è sempre infischiato e, col senno di poi, bisogna ammettere che ha fatto più che bene.
È sempre andato dritto per la sua strada, il tennista sanremese. Togliendosi i suoi sassolini dalle scarpe, certo, ma senza mai lasciare che certe critiche o opinioni non richieste lo scalfissero più di tanto. Non ci ha visto più, però, quando, in occasione della recente fase a gironi della Coppa Davis, il suo invito a giocare in Nazionale era stato improvvisamente ritirato dal capitano della squadra Filippo Volandri. “Improvvisamente – così si era sfogato il controverso tennista su Instagram – non rientro più nei piani, senza spiegazioni giustificabili e con modalità che non ho condiviso, poco rispettose della mia storia e dei miei trascorsi azzurri. La mia storia non lo merita”.
Fognini e Volandri si erano poi confrontati, ma questa storia non sembra destinata a concludersi qui. Non ora e non così, per lo meno. Già, perché c’è un passaggio, nell’intervista che il presidente della Federazione padel e tennis ha rilasciato nelle scorse ore al Corriere della Sera, che molto probabilmente causerà qualche problema di “digestione” all’atleta ligure.
Fognini, bastone e carota: niente da fare
Se il mitico Nicola Pietrangeli, nei giorni scorsi, aveva posto l’accento sull’importanza di convocare Fognini e Bolelli e affidare a loro il compito di vincere il doppio in Davis, Angelo Binaghi sembra essere di tutt’altro avviso.
“Con Fognini ho parlato più volte – ha detto il presidente, interrogato in merito alle Finals di Malaga – è rimasto dispiaciuto dal comportamento del c.t., non ha nulla contro la Federazione. È un momento in cui abbiamo bisogno di tutti, ma Volandri avrà piena libertà di selezionare la squadra migliore“. E se già così era chiaro dove volesse andare a parare, qualche istante dopo lo ha detto a chiare lettere. “Gli siamo grati – ha detto, riferendosi a Fognini, e preannunciando praticamente la sua non convocazione – ma in Davis giocheranno i più forti“.
Sembra ormai tramontata, dunque, l’ipotesi che Volandri possa convocare Fabio e ascoltare il consiglio di Pietrangeli. Resta la stima, almeno quella, che l’ex tennista ha dimostrato al ligure affermando quanto segue: “Il problema ora non è il singolare ma il doppio – queste le parole del campione – Io mai lascerei fuori Fognini e Bolelli, perché quello è un doppio vero”. “Fabio Fognini ha tanti difetti ma ha sempre dato il suo massimo. Fabio è un uomo che ha tanti difetti caratteriali, ma sfido qualcuno a dire che in Coppa Davis non abbia sempre dato il 100%”. Eppure, a quanto pare, non è bastato.