Sinner, la statistica sorride al portacolori azzurro: il tennista altoatesino straccia Alcaraz e Medvedev e tallona Djokovic.
Sangue freddo, concentrazione, calma, pazienza. Il tennis non è uno sport per tutti. A certi livelli può giocarci solo ed esclusivamente chi ha un grande self-control e sa gestire al meglio le proprie emozioni. Non c’è spazio, in campo, per gli scatti d’ira. Men che meno per le distrazioni, di qualunque genere esse siano.
Ecco perché, pur avendo talento, certi giocatori non riescono mai ad emergere. Perché l’aspetto mentale sia il vero tallone d’Achille di molti aspiranti campioni che credono di avere tutte le carte in regola per farcela ma che, a conti fatti, continuano ad arrancare senza mai ottenere un granché. Jannik Sinner, per fortuna, non fa parte di questa categoria. Gli si può contestare di tutto – più o meno – ma non la mancanza di autocontrollo. Ha dimostrato più e più volte, salvo qualche rara eccezione, di essere in grado di gestire in maniera brillante i momenti più caldi dei match. Di saperne uscire a testa alta e di sapere individuare, di volta in volta, le soluzioni capaci di tirarlo fuori da qualunque situazione, perfino da quelle più pericolose.
E non lo diciamo noi, ché le parole, si sa, le porta via il vento. Lo dicono i numeri, lo dice la statistica. Quella non mente, si basa su dati incontrovertibili ed assolutamente oggettivi. Volete sapere cosa ci dice oggi la statistica a proposito di Sinner? Che è ad un passo nientepopodimeno che da Novak Djokovic. Sì, avete capito bene. Il numero 1 d’Italia non è poi così distante, in termini di performance, dal re del ranking Atp.
Sinner, avanti tutta: su quel fronte non ce n’è per nessuno
Non si parla, naturalmente, di titoli Atp o di successi. Su quel fronte, anche per ragioni chiaramente anagrafiche, l’altoatesino è ancora lontano anni luce dal suo avversario serbo. C’è, però, un ambito nel quale Sinner sembra eccellere tanto quanto il mitico Nole, che si è ripreso la vetta della classifica maschile qualche settimana fa.
Stando ai numeri snocciolati da Relevant Tennis, il numero 1 d’Italia sarebbe secondo solo a Djokovic in termini di palle break salvate nel corso della stagione. Se quel mostro sacro di nome Novak ne ha salvate 68,5%, il portacolori azzurro ne ha messe in salvo 68,1%. E questo vuol dire che c’è una differenza minima tra il nativo di San Candido e il campione serbo. C’è dell’altro: neanche Carlos Alcaraz e Daniil Medvedev sono riusciti a fare meglio di Jannik in ottica palle break. Il che dev’essere, per Sinner, una gran bella soddisfazione.
Il fatto di aver salvato così tante palle break denota una capacità straordinaria: quella di saper dare il meglio di sé nei punti importanti, onde evitare che l’avversario lo prevarichi. Sapevamo già che il numero 4 del mondo fosse fortissimo dal punto di vista mentale, solo che non potevamo quantificarlo. Adesso che possiamo, quindi, non ci sono più dubbi.