Mario Balotelli ha voluto rispondere alle parole non gentilissime pronunciate da Ibra nei suoi confronti giusto qualche giorno fa a Trento.
L’attaccante dell’Adana Demirspor è intervenuto ai microfoni di TvPlay, ricordando il suo rapporto in campo con il campione svedese e la vittoria della Champions League con l’Inter.
Mario Balotelli ha confessato di non aver capito il senso delle parole di Ibra. “Strano che Zlatan mi abbia attaccato senza motivo pubblicamente. Sì, Leao ha colpi da genio, su questo sono d’accordo con lui. Ma non ho capito cosa volesse dire quando ha detto ‘Balotelli è in tribuna’. Che lui preferisca Leao a me non mi interessa: ci sta. L’uscita è stata un po’ stupida...”
“Oramai lui si è creato questo personaggio in cui si identifica a Dio. E pregasse Dio, allora!“, ha continuato l’ex Inter, Milan e City. “La foto con la Champions che ho postato su Instagram mi è servita per dirgli dire che io ho giocato partite importanti, e forse lui in qualcuna è sparito”.
E a chi dice che uno come lui non ha diritto di poterersi sentire un protagonista della Champions con l’Inter, Balotelli risponde ricordato che cosa ha dato in quel torneo. “Contro il Chelsea feci un tunnel a Lampard, poi mi lasciò a terrà con una finta incredibile .Poi su punizione contro il Rubin Kazan feci un bel tiro. Lo volevo proprio così, in settimana mi ero allenato proprio sulle punizione. Comunque sento quella Champions mia, assolutamente“.
“Fino ad oggi“, ha continuato l’ex Inter, Milan e City, “non pensavo ci fosse questo dubbio, sinceramente. Quando un club vince la Champions è impossibile non dare merito alla squadra. Ma è ovvio che, per esempio, Milito ha avuto un impatto maggiore: ha fatto 2 goal in finale per dire. Materazzi ha giocato pochissimo quell’anno in Champions, mica si può dire che non l’ha vinta”.
Balotelli risponde a Ibra e ricorda la lite con Mancini per il tacco
Mario Balotelli ha poi ricordato il famoso episodio del tacco a porta vuota, con la maglia del City. Il pallone andò fuori e fuori finì anche Super Mario, per ordine di Mancini. “In quell’occasione del tacco in amichevole col City io pensavo che fosse fermo il gioco, infatti se rivedete bene il video si sente un fischio. Io non avrei mai fatto una cosa del genere in una situazione normale”.
“Non credo di aver buttato tutte le chance nella mia carriera. Il mio palmares parla chiaro, e quindi non mi devo nascondere per la carriera che ho fatto“, ha insistito Balotelli, sempre in riferimento alle critiche mosse da Ibra.
“Qualche errore l’ho fatto, potevo gestire diversamente il mio talento. Ibrahimovic mi ha sempre detto che potevo fare meglio, su questo ha ragione, ma su tutto no. Forse un Pallone d’oro l’avrei vinto, questo posso dirlo tranquillamente”.
“Io e Ibrahimovic abbiamo sempre avuto un rapporto normale, non era facile giocare con lui perché lui rompe le scatole“, ha continuato l’intervistato. “Io ho un carattere più forte del suo, ecco perché non l’ho sofferto più di tanto. Con me all’Inter è stato decisivo, ma non posso descriverlo come un fratello maggiore. Lo è stato più Materazzi. Comunque, ripeto, non penso che io abbia sprecato tutte le mie occasioni. Lui è mai stato capocannoniere in un europeo? Non mi sembra”
“L’addio di Ibrahimovic all’Inter nel 2009-10 ci ha aiutato a vincere la Champions, con Milito, Eto’o e Snejider che hanno fatto qualcosa di unico. Se ci fosse stato avrebbe fatto panchina, forse, ma questo andrebbe chiesto a Mourinho“.