Scandalo scommesse: “Coinvolti grandi calciatori, non è solo ludopatia”

Dopo il nome di Fagioli, sono usciti anche quelli di Tonali, Zaniolo e Zalewski, e altri grandi calciatori di Serie A sarebbero coinvolti nello scandalo scommesse.

Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, è intervenuto ai microfoni di TvPlay.it per analizzare la complicata e spiacevole situazione relativa all’inchiesta sulle scommesse illegali da parte di calciatori italiani. “Siamo alla prima puntata di questo capitolo sulle scommesse“, ha detto il giornalista e noto opinionista TV.

"Usciranno nomi importanti sul caso scommesse" - www.ilveggente.it
Tonali, uno dei nomi (con Fagioli, Zaniolo e Zalewski) coinvolti nel caso scommesse (LaPresse)

Questa situazione creerà uno scompenso enorme nel calcio e nella carriera di molti calciatori. Ci sono elementi probatori molto importanti. Ci sono calciatori coinvolti di grande spessore coinvolti nello scandalo delle scommesse“, ha continuato Zazzaroni, “ma i nomi non si possono ancora fare. Il caso si allargherà e sarà devastante. In Procura le prove sono molto forti, a quanto pare”.

Zazzaroni ha spiegato di non aspettarsi penalizzazioni ai club né ripercussioni pecuniarie sulle società. “Abbiamo a che fare con situazioni che riguardano individualmente alcuni calciatori. A oggi è così. Non mi risulta siano coinvolti i presidenti, ma sarebbe davvero assurdo”.

Non è solo ludopatia, non possiamo assolverli per questo“, ha poi dichiarato il giornalista, spiegando che chi lavora nel calcio non dovrebbe mai lasciarsi tentare. “Lavorando sul calcio, superi il confine nel momento in cui scommetti, è ovvio, lo capiscono tutti. Spero solo che non ci siano state combine. A quanto pare nessuno contempla questa ipotesi per il momento. Ma, comunque, abbiamo a che fare con un illecito sportivo a prescindere”.

Ancora scandalo scommesse dopo il caso Signori: “Ci sono dentro anche grandi calciatori

Saranno le Procure, quella Federale e quella di Torino, ad appurare chi saranno i responsabili e se ci sono declinazioni sui risultati da parte dei giocatori“, ha continuato l’intervistato. “Di certo, non ne avevamo bisogno. Questa situazione mi lascia pensare che, con tutto quello che è accaduto, non abbiamo imparato nulla. Si ripetono situazioni come quelle di Signori, che ha pagato con una lunga squalifica”.

Zazzaroni: "Siamo alla prima puntata di questo capitolo sulle scommesse" - www.ilveggente.it
Zaniolo (LaPresse)

Beppe Signori, attaccante del Foggia, della Lazio e del Bologna fu arrestato nel 2011 nell’ambito di un’inchiesta legata alle scommesse nel mondo del calcio. Inizialmente posto agli arresti domiciliari, fu poi squalificato per cinque anni, con preclusione da qualsiasi categoria o rango della Federazione.

Non penso proprio che in questo contesto ci sia grande serenità per la Nazionale“, ha concluso amaramente Zazzaroni, “anche se ora credo che sia un discorso molto secondario preoccuparsi per il risultato della Nazionale…”.

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