Bandecchi accusa i calciatori sul caso scommesse: “Vanno controllati, hanno tradito il calcio”

Anche il vulcanico Stefano Bandecchi parla del caso scommesse e tuona contro il sistema a suo dire deficiente in termini di senso etico.

Bandecchi, presidente della Ternana e sindaco di Terni, noto per le sue uscite spesso troppo tranchant su argomenti politici, sociali e sportivi, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Tvplay, concentrandosi sulle ultime vicende legate alle inchieste sul caso scommesse (i nomi usciti finora sono quelli di Fagioli, Zaniolo, Tonali e Zalewski).

Bandecchi contro Fagioli - www.ilveggente.it
Fagioli (LaPresse)

Non si dice sorpreso, il sindaco. “Per me il mondo del calcio è da rivedere totalmente, è un mondo malato dall’origine. Non è autoliquidante, si raccontano tante barzellette non vere. Tutte le società sono per azioni o SRL, è una cosa allucinante. Non dovrebbe esistere questa storia. Gli unici che guadagnano dal calcio che purtroppo non sono dei geni: è difficile trovarne di calciatori giusti, ce n’è uno su mille”.

Nel calcio manca l’etica, manca la morale“, ha continuato Bandecchi. “Cose che mancano in Italia in tanti altri contesti. Ci sono molti onesti che giocano a calcio, ma questo sport è in mano ai procuratori e non alle squadre. Se questo scandalo sarà confermato, le squadre avranno dei problemi enormi. Non si scommette nel calcio senza truccare le partite“.

Se fosse vera questa cosa, e questo voglio sottolinearlo, è chiaro che chi scommette sa o pensa di sapere come andranno le partite. Per questo è vietato fare scommesse sulle partite, perché non si deve creare un dubbio. Ricordo una partita di Eccellenza che ha fatto ripescare il Livorno in Serie D, c’è da vergognarsi a vederla”.

Il sindaco non crede che presidenti e allenatori possano essere implicati in questo giro, ma punta il dito contro i calciatori. “Per me, i calciatori vanno molto più controllati. Io posso entrare in campo, sbagliare di proposito e mettere in difficoltà la squadra. Ai massimi livelli in dieci diventa più difficile vincere“.

Scommesse e partite truccate, Stefano Bandecchi accusa i calciatori

Le partite che ho giocato, per me, non sono mai state truccate. Almeno non credo di aver mai partecipato a una partita truccata”, ha dichiarato il presidente della Ternana. Per poi confermare la propria impressione secondo cui i presidenti dei vari club non possono essere a conoscenza di simili situazioni: “Secondo me tutte le società erano all’oscuro di tutto, e dobbiamo smetterla di punire le società. Anche le tifoserie, che amano le maglie, non meritano di essere punite perché sono le uniche realtà che non sono mercenarie in questo mondo“.

Stefano Bandecchi sul caso scommesse - www.ilveggente.it
Stefano Bandecchi (LaPresse)

Sul caso scommesse e non solo, io dico di impedire alle figure colpevoli di occuparsi di calcio“, ha continuato Bandecchi. “La tifoseria è l’unica cosa pulita del calcio. Poi potremmo parlare di certi atteggiamenti dei tifosi, ma quella è un’altra cosa. La maglia ha bisogno di maggiore rispetto”.

In questo momento esprimo piena solidarietà al presidente Gravina“, ha concluso l’intervistato. “Ma non è di certo lui oggi il responsabile di ciò che sta accadendo nel calcio. Non lo sono nemmeno i dirigenti della FIGC. Oggi questo mondo è attaccato da delle persone che, se fosse vero, hanno tradito il calcio. Non devono essere punite le società“.

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