L’Inter si è scoperta troppo corta in attacco, e per questo già a gennaio potrebbe provare a tornare su Taremi; anche il Milan ha necessità di trovare un attaccante ma approccerebbe l’iraniano solo a giugno.
Carlo Pellegatti, giornalista e noto volto televisivo, è intervenuto ai microfoni di TVPlay per parlare del possibile assalto del Milan al trentunenne Mehdi Taremi, già inseguito negli ultimi giorni dell’ultima sessione di mercato. L‘iraniano si dovrebbe svincolare dal Porto a zero al termine della stagione. Ma in agguato ci sono anche altre squadre, come l’Inter.
“Il nome di Taremi per giugno è da tenere caldo“, ha detto Pellegatti. “Io speravo potesse arrivare a gennaio, ma non accadrà. Il problema è che il giocatore deve prendere il passaporto portoghese dopo cinque anni che è lì. Diventerà un calciatore interessante anche dal punto di vista burocratico, a quel punto. Il Milan è certamente interessato a Taremi, ma lo prenderà da comunitario a giugno”.
Il giornalista ha anche commentato le buone prestazioni di Adli, il centrocampista francese di origini algerine che Pioli sta utilizzando più spesso nelle ultime uscite. “Per milanismo e doti, credo che Adli possa essere l’erede di Tonali”, ha rivelato Pellegatti.
Riguardo allo 0-0 in Champions, l’intervistato ha ricordato che il Borussia è una squadra difficile da battere: “In casa non perde da quindici partite in casa in Champions League. Non mi ha impressionato, ma questo è un dato. Sono uscito con il sapore di cenere in bocca. Non è solo che è mancata cattiveria sotto porta, ma è anche un discorso di coincidenze”.
“Tolta la partita con l’Inter, il Milan ha subito solo tre goal, e quindi la difesa regge. Un minimo di cattiveria manca. Leao deve risolvere da solo queste partite per diventare un fuoriclasse“, ha continuato il giornalista. “In attacco i numeri sono buoni in senso assoluto per il Milan”.
Dopo aver ricordato il mancato arrivo di Taremi ad agosto, Pellegatti ha anche parlato di Marcus Thuram, un altro obiettivo di mercato sfumato per i rossoneri. “Thuram sta dimostrando il suo valore. Tenendo conto età e sostenibilità dell’operazione, il mio rimpianto è però un altro: è Romelu Lukaku. Un po’ come Icardi. 12 milioni a lui non si danno, come 8 milioni al belga. Sono rimpianti tecnici, non assoluti”.
“Per arrivare agli ottavi, a quattro giornate dalla fine, il Milan deve portare a casa 8 o 9 punti. Ciò significa che bisogna vincere tre partite su quattro o vincerne due e pareggiarne altrettante. Il PSG è quinto dietro il Nizza ed ha una squadra favolosa”.
Per la partita contro il Genoa, Pellegatti si aspetta un po’ di turnover: “Mi aspetto Florenzi titolare, con Musah, Adli e Reijnders a centrocampo. Mi tengo sicuri Leao e Okafor, con Pulisic e Chukwueze a contendersi l’ultima maglia”.
“Con un allenamento solo sulle gambe per preparare tatticamente la partita con il Genoa, c’è pericolo di far male“, ha concluso il gionalista. “Il tempo è un ostacolo. Le partite di Coppa asciugano e assorbono. Il Milan può schierare giocatori fresci. Partita non così difficile, quindi Pioli potrebbe optare non optare per i titolari, specie se stanchi“.
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