Dopo il pareggio contro la Real Sociedad, per l’Inter la sfida contro il Benfica potrebbe essere già decisiva per l’approdo agli ottavi.
Fabrizio Biasin, giornalista di Libero e noto tifoso nerazzurro, è intervenuto ai microfoni di TvPlay per parlare dell’impegno dell’Inter contro il Benfica come sfida già decisiva per il cammino in Champions League.
“Perdere stasera complicherebbe moltissimo il girone“, ha detto Biasin. “Saresti con un punto dopo due giornate. E non sarebbe una bella cosa. Inoltre, un pareggio non sarebbe gradito ai critici, anche se terrebbe aperti i discorsi qualificazione. Il Benfica, invece, non può proorio permettersi di perdere. La sconfitta nella prima giornata costringe a fare risultato. Sono un po’ preoccupato“.
“Le caratteristiche del Benfica possono dare fastidio all’Inter. Mi aspetto una partita complicata”, ha continuato il giornalista, secondo cui l’Inter non affronterà la squadra battuta la scorsa stagione. “L’Inter trova un Benfica diverso rispetto allo scorso anno. Hanno un Di Maria in più, che è in palla“.
“Condivido quello che ha detto Calhanoglu: ha paragonato Di Maria a Berardi, cioè a un giocatore che può dare fastidio e che è un’arma in più per il Benfica”, ha continuato l’intervistato. “Il loro impianto ll funziona sotto tutti i punti di vista. L’Inter è una squadra diversa, ha perso diversi titolari ma non l’identità“.
“Stasera gioca con la formazione pressoché titolare, con Pavard, Dumfries e gli altri che conosciamo. Ci si aspetta che l’Inter porti quella consapevolezza acquisita dopo la finale, che può fare la differenza”.
Biasin avverte l’Inter: “Decisiva contro il Benfica“
Contro chi ha parlato di un’Inter dipendente da Lautaro Biasin risponde che il Toro è una benedizione e non un problema. “Avere un giocatore del genere significa partire in partita sempre con basi solide. A me piace parlare di lui quando ha i momenti no, è facile farlo quando segna quattro goal. Mi piace parlare dello spessore del giocatore quando non è in partita, perché non succede mai: è sempre dentro la gara“.
“Spesso si valuta in base ai goal e lo si massacra se non segna, ma la migliore prestazione tolta l’altra sera l’ha fatta nel derby, e non ha fatto goal. Da quando ha la fascia ha cambiato marcia mentalmente”.
“Se fossi nel presidente del Real Madrid chi prenderei tra Lautaro o Osimhen? Credo che nella testa di Florentino Perez e di un tifoso del Real Madrid a parità di forza io credo che l’argentino sia sempre il preferito“, ha concluso il giornalista. “Lautaro è uno di quei giocatori che possono piacere al Real. Bisogna sperare che continui a essere convinto dell’Inter come ci ha dimostrato sino ad ora. Lui e Osimhen sono due tipologie di due grandi attaccanti diversi”.