Dopo la sconfitta contro il Sassuolo si torna a parlare di crisi di gioco per la Juventus: senza Pogba manca un leader in campo e nello spogliatoio.
Roberto Galia, allenatore ed ex giocatore della Juventus, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY per parlare del problema di gioco della Juventus. Secondo Galia, Federico Chiesa non può essere ancora indicato come il leader tecnico della Juventus.
“Deve ancora dimostrare“, ha detto l’intervento, “per ottenere un rinnovo di contratto, Chiesa dovrebbe prima dare quacosa. La Juventus pensa sia al rinnovo ma anche a quello che deve fare Chiesa. È stato fermo un anno, sappiamo che talento ha, ma un giocatore deve dimostrare di meritarsi i soldi che vuole“.
“Se giocherà bene, allora si meriterà il rinnovo. Se il giocatore ha un’altra situazione dove gli promettono tot milioni, la Juventus potrebbe anche rifletterci per pareggiare l’ingaggio, però bisognerà vedere se questa proposta arriverà sul tavolo e anche lì dipenderà da Chiesa e da quello che farà vedere sul campo”, ha continuato l’ex Juve.
“Io non vedo un vero leader in questa squadra“, ha continuato Galia; “nella Juventus ci sono giocatori esperti ma manca qualcuno che possa trascinare la squadra a livello caratteriale. Non vedo i trascinatori, vedo più l’allenatore come trascinatore“.
“Negli altri anni ci sono stati giocatori che hanno fatto vedere qualità, ma quest’anno forse mancano. Per questo i giocatori esperti prima o poi dovranno far vedere le proprie qualità”.
Il leader che manca alla Juventus: “Pogba investimento sbagliato“
“Quello che è stato fatto prima è stato fatto, non puoi pensare al passato, ma al presente e al futuro. Io ho vissuto in una Juventus dove si pensava già all’allenamento dopo”, ha ammesso l’ex bianconero. “Non puoi pensare al giocatore e a quello che ha fatto in passato. Si sapeva che problematiche aveva avuto Pogba: l’investimento penso sia stato sbagliato. Non tanto sotto l’aspetto tecnico ma su quello fisico“.
Per l’intervistato la Juve poteva prevedere che Pogba avrebbe faticato a entrare in forma. “Ora ha preso questa mazzata; quindi, bisogna pensare bene al da farsi, questo è il mio pensiero. Poi sicuramente le cose le sanno meglio loro. Vedo difficile che Pogba possa rientrare in squadra dopo tutto quello che è successo, poi però può succedere sempre di tutto”.
Galia ha poi parlato di Gatti. “Cali di tensione possono succedere, anche in giovani come Gatti. Il tecnico ha responsabilità perché è la figura che decide la formazione, allena la squadra e ci mette la faccia, però poi in campo ci vanno i giocatori. Bisogna anche dare i meriti al Sassuolo“.
“Ogni tanto qualche mazzata serve, dei risultati storti possono farti crescere e i conti si fanno alla fine“, ha poi aggiunto l’intervistato. “La Juventus avrà meno partite delle altre e penso potrà andare al massimo, è un vantaggio ma andrà dimostrato. Giocatori che sono lì da due o tre anni sanno di dover dare il massimo”.
“Non penso che l’errore gatto incida sulla carriera di Gatti. Nei miei sei anni alla Juventus anche io e qualche compagno, di cavolate in campo ne abbiamo fatto. Un giocatore esperto o di carattere elimina subito l’errore fatto. E c’è una compartecipazione anche da parte del portiere nell’errore, era più facile buttarla sopra che larga, potrebbe anche non essere solo colpa sua. Sono errori che possono succedere“.