Milan-Hellas Verona, le formazioni ufficiali: dritte marcatori, ammoniti e tiratori della sfida in programma a San Siro.
Dopo l’anticipo di ieri sera tra Lecce e Genoa, la quinta giornata di Serie A prosegue in un sabato che potrebbe fornire ragguagli importanti nella corsa al vertice della classifica. Dopo la sconfitta nel derby e il mezzo passo falso all’esordio in Champions League contro il Newcastle, infatti, il Milan di Stefano Pioli non vuole più permettersi passi falsi.
In occasione della sfida con gli scaligeri l’allenatore del Milan opta per un restyling ragionato dell’undici iniziale. La prima vera mini rivoluzione, però, si avrà in difesa con il passaggio alla difesa a tre. Theo Hernandez non ce la fa: spazio a Florenzi sulla corsia mancina con Musah sull’altro versante. Costretto agli straordinari, Giroud partirà nuovamente al centro dell’attacco scortato dai ‘soliti’ Pulisic e Leao. L’Hellas Verona, giunto a San Siro con la volontà di non snaturare il proprio credo tattico, si affida nuovamente a Ngonge in attacco, alle cui spalle agiranno Folorunsho e Lazovic. Ecco le scelte dei due allenatori:
MILAN (3-4-3): Sportiello; Thiaw, Kjær, Tomori; Musah, Krunić, Reijnders, Florenzi; Pulisic, Giroud, Leão. A disp.: Mirante, Nava; Bartesaghi, Pellegrino; Adli, Loftus-Cheek, Pobega, Romero; Chukwueze, Jović, Okafor. All.: Pioli.
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Montipò; Magnani, Hien, Dawidowicz; Faraoni, Hongla, Duda, Terracciano; Folorunsho, Lazović; Ngonge. A disp.: Berardi, Perilli; Amione, Cabal, Coppola; Charlys, Saponara, Serdar, Suslov; Bonazzoli, Cruz, Djurić, Mboula. All.: Baroni.
Arbitro: Maresca di Napoli.
A caccia di riscatto, Rafa Leao non vuole steccare ancora. Il portoghese, che ha calamitato non poche critiche per la scialba prova offerta contro il Newcastle, ha la grande occasione di spegnere subito le polemiche. Contro un Hellas Verona che, se attaccato in verticale, ha dimostrato dei limiti concreti nella lettura di determinate situazioni difensive, il portoghese potrebbe ritagliarsi spazio importante per andare a segno. In questo genere di partite, però, a fare la differenza potrebbero essere anche i calci da fermo. Apparso in grandissima forma nell’ultima di Champions, il rientro di Tomori offre fisicità e compattezza al reparto. E chissà che il difensore inglese non riesca a depositare in rete un pallone scodellato in area, magari sfruttando quello strapotere atletico che nel cuore dell’area di rigore avversaria dovrebbe creare scompiglio. Sul versante opposto, invece, occhio a Ngonge, autore di un inizio di stagione assolutamente scoppiettante.
Il Milan proverà a fare la partita sfruttando soprattutto la verve delle corsie esterne. A tal proposito sia Musah che Florenzi potrebbero scoccare un dardo inquadrando lo specchio di porta avversario. Come già ribadito in precedenza, i gialloblu proveranno a rispondere colpo su colpo sfruttando le potenzialità a loro disposizione. Ipotizzare che Lazovic e Faraoni possano impensierire Sportiello almeno una volta ciascuno non è utopistico. Per quanto concerne i possibili ammoniti, invece, intrigano i nomi di Thiaw, Magnani, Hien e Musah.
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