Inter e Juventus in vendita: “Situazioni opposte”

Nelle scorse settimane si è parlato della possibilità della messa in vendita della Juventus, e ora tocca all’Inter. Ma solo uno dei due club è davvero aperto alla prospettiva di un cambio di proprietà.

Alessandro Giudice, economista, è intervenuto ai microfoni di TvPlay per chiarire le situazioni di Inter e Juventus riguardo alle notizie di una imminente vendita.

La Juve non è il giochino di Elkann - www.ilveggente.it
John Elkann (LaPresse)

Per la Juventus, pa notizia della vendita del club o dell’ingresso di un nuovo socio è stata seccamente smentita”, ha dichiarato Giudice. “Se Exor dovesse cedere la Juventus non sarebbe per questioni di liquidità, perché è una società estremamente solida. Il problema è capire perché la Juventus continuina essere nel portafogli Exor. Si pensa che sia il giochino di Elkann, ma non è così…

La Juventus“, ha spiegato l’economista, “è controllata al 68% da Exor che è a sua una partecipata. Ci sono altri fondi di investimento e altri azionisti a cui bisogna rendere conto. Deve esserci un capitale che, per quanto esiguo, Exor deve investire nella Juventus. Seppur piccolo, una società quotata per essere credibile deve dare delle indicazioni. Per Exor i problemi della Juventus vengono coperti dai risultati straordinari delle altre partecipate. Servono obiettivi: cosa ne vorrà fare? Cosa fa guadagnare?

Secondo l’intervistato non dovrebbe esserci in agenda la cessione della partecipata così come non si ragiona dell’ingresso di un nuovo socio. “Domani non so però cosa potrebbe succedere, perché è Exor che dovrà decidere. Le situazioni di Juve e Inter sono diverse”.

Inter in venita e Juventus ancora nelle mani di Exor: “Per Zhang pesa il debito

Evidentemente“, ha poi detto Giudice riguardo all’Inter, “finora la famiglia Zhang non ha trovato soddisfacenti le manifestazioni di interesse per l’acquisizione del club. Zhang ha una scadenza che è quella del prestito Oaktree. Servono 400 milioni per estinguere quel finanziamento. Un rifinanziamento lo troverei poco furbo. Bisogna o pagare questi 400 milioni o vendere. La scadenza è maggio, e si avvicina”.

Inter in vendita - www.ilveggente.it
Zhang (LaPresse)

Secondo Giudice già in passato Zhang ha valutato delle offerte, quando c’era ancora di mezzo la Superlega, con la possibilità di accedere a ricavi extra. “Zhang pensava di poter vendere meglio. Una parte dei soldi del prestito Oaktree sono stati messi nelle casse dell’Inter. I Mondiali per club saranno nel 2025, e non sarà facile arrivarci”.

Paradossalmente, però, i conti dell’Inter in vendira sono meno in crisi di quelli della Juventus. “Al momento l’informazione circa la perdita di 111 milioni di euro si può desumere dalla semestrale della Exor. Sommando la perdita del secondo semestre a quella del primo semestre emerge questo numero. Più o meno le consistenze del bilancio si conoscono, ma il bilancio va letto. Non è solo un risultato”.

La Juventus ha un problema di liquidità“, ha detto ancora l’intervistato, “non è stato raggiunto l’indicatore di liquidità indicato dalla FIGC. Come effetto ci sarà sempre un forte vincolo per il mercato. È una società che brucia cassa, con stipendi molto alti. Il mercato è condizionato da questo aspetto”.

Non è la prima volta che succede un problema di liquidità: è già accaduto nel 2021. Nell’anno in cui furono acquistati Locatelli, Kean. In quel caso Exor aveva versato istantaneamente 75 milioni, anticipando una quota dell’aumento di capitale già deliberato. Essendo quotato, la controllante non può mettere soldi a suo piacimento. Va seguito un iter. In quel caso sbloccò il mercato, e questa volta non è accaduto“, ha concluso Giudice. “Se dovesse permanere, sarebbe un limite per le operazioni di mercato. Non credo che avrà operazioni in programma per gennaio”.

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