Marko Arnautovic non è più una testa calda e ora sembra pronto a prendersi l’Inter: da subentrato, finora, ha sempre dimostrato impegno e buona qualità.
Gyorgy Garics, ex calciatore di Bologna e Napoli, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY per parlare del connazionale Arnautovic, tornato all’Inter dopo essersi sbarazzato della fama di testa calda.
L’ex calciatore Gyorgy Garics ha esordito analizzando la situazione della sua vecchia squadra, il Napoli: “Di Spalletti ce n’è solo uno. Ma se lo Scudetto lo avesse vinto Garcia, diremmo di lui anche lo stesso. Garcia adesso si è messo alla guida di una squadra che l’anno scorso ha fatto un’impresa… L’eredità non è pesante, di più! A Napoli ti mette pressione l’ambiente, e la pressione arriva anche dai calciatori e dalla stampa. Sarebbe stato difficilissimo per chiunque“.
“De Laurentiis poi ha addirittura alzato l’asticella“, ha continuato l’intervistato, “tutti si aspettavano di più. Un nuovo allenatore ha le sue idee, bisognerà vedere la sua mano. I primi 70’ contro il Genoa sono stati bruttini, questo è un fatto”.
Garics ha poi parlato di Arnautovic, calciatore che conosce bene: “L’ho cresciuto! Arnautovic è arrivato a diciannove anni in Nazionale con quella testa calda che oggi ha smorzato. Ha fatto un gran bel passo in avanti”.
Fiducia in Arnautovic: “Niente più testa calda“
“Con Arnautovic ho un ottimo rapporto“, ha continuato Garics. “È arrivato in Italia giovanissimo, ma ora ha raggiunto la giusta maturità”.
L’intervistato ha voluto elogiare il gioco di De Zerbi in Premier. “De Zerbi ha ammesso che da calciatore non ha raccolto quanto poteva: ho giocato con lui e ogni tanto ci siamo beccati anche quando è stato in giro per l’Europa. Sono contento per lui, e non mi sorprende la sua caparbietà. Lui va contro tutti convinto di quello che fa, anche perché sta avendo ragione. È una bandiera all’estero per il calcio italiano”.
“Posch è arrivato come una sorpresa per tutti, lo conoscevo poco“, ha detto ancora l’ex calciatore. “Si è dimostrato un giocatore di livello, ora stanno aprendo su di lui le squadre più importanti del campionato. Ha dei margini di miglioramento, si è ambientato molto in fretta”.
Infine un commento sulla sconfitta del Milan contro l’Inter: “La sconfitta nel derby è stato un episodio, anche se pesa molto per i tifosi. Dà fastidio perdere una partita così, ma Pioli lavora molto sull’aspetto mentale della squadra. Ci seguiva un mental coach già ai tempi del Bologna. Non mi preoccuperei, non credo che questa gara possa condizionare l’andamento della stagione per il Milan”.