Il Napoli delude i suoi tifosi senza Spalletti: il problema, secondo i più, riguarda il gioco imposto da Garcia che non valorizzerebbe Kvaratskhelia e Osimhen.
Walter Sabatini, ex direttore sportivo della Roma e dirigente dell’Inter, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY per parlare delle difficoltà del nuovo Napoli targato Garcia, con Kvaratskhelia e Osimhen non al massimo.
“Il Napoli l’anno scorso era un’orchestra“, ha esordito Sabatini, “tutti erano negli spazi e nei tempi giusti. Devono ritrovarsi. Rudi Garcia ci lavorerà e ritroveranno i meccanismi giusti. Garcia saprà mettere in funzione prima gli attaccanti, adesso tagliati un po’ fuori: sono isolati sia Kvaratskhelia che Osimhen”.
Dopo aver parlato di Garcia e di Kvaratskhelia, Sabatini ha detto la sua anche su Francesco Totti, auspicando per lui un nuovo ruolo dirigenziale in giallorosso. “Totti è sicuramente un riferimento per la Roma, ma deve avere un ruolo operativo. Non può fare il soprammobile“.
Secondo Sabatini, Totti andrebbe inquadrato in un ruolo di direttore sportivo, anche se c’è Tiago Pinto. “Pinto è molto migliorato, ma Totti è Totti. Lo vedrei molto bene, magari con un ruolo consultivo per tutti. Non conosco i Friedkin perché non parlano mai, ma loro conoscono Totti e mi sembra abbiano le idee chiare”.
Per l’ex direttore il Napoli può ancora competere per lo Scudetto anche se la squadra più attrezzata al momento sembra l’Inter. “L’Inter ha una rosa profondissima e di grande qualità, e Inzaghi ha trovato l’attitudine utile ad allenare i campioni“, ha chiarito l’intervistato.
Napoli in difficoltà: “Garcia ha isolato Kvaratskhelia“
“Non perde mai le distanze, questa squadra, sono sempre in un fazzoletto“, ha continuato Sabatini a proposito dell’Inter. “I nerazzurri hanno calciatori forti che colpiscono a morte. Vedo l’Inter favorita su tutte. Inzaghi cresciuto a dismisura”.
Poi, Sabatini è tornato sulla Roma: “Paredes sta recuperando il ritmo partita. E ieri ho rivisto il Paredes che conosco perché sa verticalizzare come pochi. La Roma è stata straripante, perché rinfrancata dalla presenza di Lukaku e di Dybala. Hanno trovato tante linee di passaggio, attaccando l’area con forza e profondità. Si è iscritta alla lotta per la Champions, la Roma”.
“Marcos Leonardo è un buon giocatore”, ha continuato l’intervistato, “ma la Roma ha bisogno di tutto meno che di attaccanti. Dietro Lukaku e Dybala ci sono Belotti, Azmoun, e c’è Abraham che recupererà”.
Sabatini ha commentato infine il ritorno di Ibra a Milanello dopo la sconfitta nel derby. “La presenza di Ibrahimovic servirà a ridare sicurezza a giocatori che necessariamente l’hanno pers dopo un derby perso così. Saranno con il morale sotto terra. Ibra ha portato una parola di conforto”.