La notizia del giorno riguarda Paul Pogba risultato positivo al testosterone. Tutti si chiedono se arriverà una squalifica.
Altro quesito importante: quanto questa rivelazione può davvero aver impattato sulle prestazioni sportive del centrocampista francese. C’è dolo? Ci sarà una squalifica? Paul Pogba saprà giustificarsi? Il testosterone viene di norma usato come steroide anabolizzante con funzione di stimolare la crescita muscolare. I culturisti, per esempio, lo sfruttano così.
Secondo la maggior parte delle ricerche effettuate sull’argomento, il testosterone, tuttavia, non inciderebbe molto sulle prestazioni sportive degli atleti… Qual è dunque la posizione di Paul Pogba, e perché ha usato del testosterone?
Il giornalista Tony Damascelli è intervenuto ai microfoni di TvPlay per spiegare che cosa è successo secondo le informazioni da lui raccolte. “Pogba ha preso antinfiammatori già messi in elenco e accettati dai medici“, ha dichiarato Damascelli. “Il problema che ha avuto, l’indolenzimento avuto, si chiama ciste di Baker…”
Damascelli ha parlato anche della possibile cessione della Juventus: “La finanza comanda. Noi abbiamo parlato di prospettiva di una vendita della Juventus. Sottolineiamo che gran parte della famiglia ha questo prospettiva. Sarà Elkann a decidere. La storia non fa business”.
Pogba e la possibile squalifica: “Ecco perché ha assunto testosterone“
Fondamentalmente Pogba sarà intanto sospeso in via cautelare. Avrà tre giorni di tempo per richiedere le controanalisi. Intanto, però, è stato bloccato dall’antidoping. Cosa succederà. L’intervistato ha spiegato che se la positività sarà accertata, scatterà il consueto iter che prevede il giudizio da parte del tribunale nazionale antidoping.
Si paventa quindi una squalifica che può arrivare fino a due anni. Non si ha ancora sicurezza che si tratti proprio di testosterone. Ma tutte le notizie uscite finora insistono sul fatto che la sostanza venuta fuori dal controllo in cui è risultato positivo il calciatore parrebbe essere proprio dello steroide.
Ha parlato della questione anche il professor Enrico Castellacci. Intervenuto ai microfoni di TvPlay, Castellacci ha dichiarato: “La notizia è clamorosa. Il controllo ha trovato tracce di testosterone. Non so quale, di solito è il nandrolone. Si trova in compresse, fiale, pomate. Si reperisce facilmente. Bisogna vedere le contro analisi e poi il tribunale antidoping. Nel frattempo il giocatore viene sospeso. Le pene sono risapute”.
“Le pene sono fino a due anni, anche sino a 4 in caso di accertata intenzionalità. Ci auguriamo che tutto questo non ci sia. Ci auguriamo che le controanalisi ribaltino tutto o che in caso non ci sia intenzionalità”.
Il professore ha concluso: “Non può essergli stato prescritto. Tutto quello che viene ritenuto doping non può essere assunto tranne in casi eccezionali. Non è un problema di quantità.”