Fasce orarie per i Gratta e Vinci, dopo il ricorso da parte del comune di Spriano arriva la decisione da parte del Consiglio di Stato
Per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo, il comune di Spriano aveva deciso di limitare i giochi del 10 e lotto e del Gratta e Vinci. Una decisione che era stata annullata dalla sentenza del Tar in Lombardia, ma questa come si può ben capire non era stata accettata, da qui il nuovo ricorso al Consiglio di Stato. Che ha preso una decisione.
“La decisione di annullamento parziale del regolamento comunale è dunque affetta da vizio di ultrapetizione, in quanto il giudice di primo grado ha posto alla base della decisione di accoglimento parziale della domanda di annullamento censure non espressamente formulate dalle parti ricorrenti né desumibili in via deduttiva dai vizi denunciati”. Questo si legge nella sentenza,
Fasce orarie per i Gratta e Vinci, decisione lecita
“In conclusione, per le ragioni che precedono, deve ritenersi inficiato dal vizio di ultrapetizione il capo di sentenza con cui il giudice di primo grado ha annullato “con effetti limitati al 10 e Lotto e al Gratta e Vinci, in relazione all’interesse fatto valere in giudizio, le norme del Regolamento che prevedono l’introduzione di fasce orarie (art. 5) e il divieto di installazione di apparecchi o distributori automatici all’esterno degli esercizi (art. 4 comma 4)”; conseguentemente, il ricorso in appello deve essere accolto e, in riforma della sentenza impugnata, il ricorso di primo grado deve essere respinto”.
Insomma in poche parole, e senza perderci in termini che forse nemmeno riusciamo a capire bene ma che giustamente sono utilizzati dai giudici che devono comunque dare un senso alla loro sentenza, è legittimo dare degli orari a questo tipo di giochi. Quindi, l’azzardo nel comune di Spriano è pressoché bandito nella maggior parte della giornata. Non entriamo e non sappiamo gli orari decisi, ma vuole dire che in qualche modo, oltre, si è già andati. Quindi giusto così, oseremmo dire noi. E il Consiglio di Stato ha dato ragione a chi si è appellato.