Facebook e Instagram a pagamento, stavolta è tutto vero. Ecco quello che potrebbe succedere e soprattutto i motivi. Tutto quello che c’è da sapere
I social a pagamento. Almeno quelli gestiti da Meta, vale a dire Instagram e Facebook, cioè quelli più utilizzati, senza dubbio, in Italia. Perché X, l’ex Twitter, è forse poco conosciuto qui a noi, o per meglio dire, ha uno “spirito” diverso che molti non vogliono provare.
Ma perché Meta vorrebbe far pagare il proprio prodotto che, senza dubbio, già regala degli innumerevoli introiti? I motivi sono diversi, probabilmente, anche un maggiore guadagno se vogliamo davvero dirla tutta. Intanto però, se una persona dovesse decidere di abbonarsi, non ci sarebbero più pubblicità per gli utenti dell’Unione Europea. Questo lo ha svelato il New York Times, che ha svelato in maniera esclusiva quella che dovrebbe essere la mossa di Meta. Ma non solo: il più letto quotidiano al Mondo ha pure svelato che si tratta di una risposta al controllo normativo e un segnale di come il modo in cui le persone vivono la tecnologia negli Stati Uniti e in Europa possa divergere a causa delle politiche governative.
Facebook e Instagram a pagamento, il motivo
“Coloro che pagheranno per l’abbonamento a Facebook e Instagram non vedranno la pubblicità nelle app. Questo potrebbe aiutare Meta a respingere le preoccupazioni sulla privacy e altri controlli da parte dell’Ue” spiega invece in questo caso Calcio E Finanza, sottolineando, comunque, che Meta “continuerà comunque anche a offrire versioni gratuite di Facebook e Instagram con annunci nell’Unione europea”.
Ricordiamo, per chi non lo sapesse, che Meta possiede anche Messenger che è l’applicazione collegata praticamente al proprio profilo Facebook che permette di messaggiare e fare delle videochiamate, un poco come Whatsapp. La UE, proprio per questa App, ha multato la società americana per 1,2miliardi di euro per aver violato le sue leggi sulla privacy, inviando dei dati sui cittadini europei ai serve statunitensi. Non si conosce comunque per il momento quello che potrebbe essere il costo di un singolo abbonamento e che pacchetti verranno messi a disposizione degli utenti qualora questa cosa dovesse andare in porto, ed è inutile sottolineare che chi non vorrà non dovrà per forza di cose sottoscriverlo.