Roma, squillo per lo Scudetto: “Con Lukaku, Mourinho crea scompiglio”

Romelu Lukaku si è presentato sui social ai tifosi della Roma, dichiarando di essere sempre stato attratto, fin da bambino, dalla possibilità di lavorare con Mourinho.

Il belga conosce bene l’allenatore portoghese. I due hanno già lavorato insieme al Chelsea e al Manchester United. Ma non sono sempre stati distesi i rapporti fra i due. Ai tempi del Chelsea José Mourinho bacchettò più di una volta Romelu Lukaku, lasciandolo poi spesso in panchina.

Roma da Scudetto con Lukaku - www.ilveggente.it
Lukaku all’arrivo a Ciampino (LaPresse)

Quale Lukaku allenerà Mourinho alla Roma? Arriverà il belga spesso infortunato o fuori forma che si è visto al Chelsea o il capocannoniere della Serie A che ha dominato con l’Inter di Conte? Beppe Accardi, procuratore, è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it, in onda sul canale Twitch TVPlay, per parlare di come il nuovo acquisto dei giallorossi può spostare gli equilibri.

Napoli e Milan sono club che si sono mossi bene sul mercato“, ha detto Accardi. “Credo che abbiano fatto degli interventi mirati. José Mourinho è per ora il vero vincitore: è riuscito a prendere quello che voleva, ha preso Lukaku che è il più adatto a lui e alla sua squadra, il meglio che c’era sulla piazza“.

Lukaku, Mourinho e lo Scudetto: “Così com’è, la Roma può portare scompiglio in Serie A

Secondo me Dybala, Lukaku e Azmoun possono giocare in un 3-4-2-1“, ha continuato il procuratore. “Ora Mourinho ha tante soluzioni. Ed è stato recuperato Belotti. La Roma, così com’è, può creare qualche scompiglio. Può arrivare tra le prime quattro. E si può anche parlare di Scudetto se Lukaku ingrana. Sarà attaccata lì sopra a lungo, fino alla fine”.

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Murales dedicato a Lukaku, comparso a Roma, nel rione Monti (LaPresse)

In effetti Lukaku rappresenta ora la scommessa più grande per Mou e la Roma. Se il belga dovesse fallire, rimarrebbe un’operazione economicamente amara. Se dovesse riuscire, invece, i giallorossi potrebbero dar forma a una stagione diversa.

Il calciomercato italiano non mi ha deluso. Per il finale non mi aspetto altri colpi di scena. L’unica squadra che può fare qualcosa in queste ore è la Fiorentina col caso Amrabat. Più va avanti e più ci si avvicina alla scadenza del contratto. Serve far moneta quando si può fare“.

Il marocchino non è più un giocatore giovane“, ha concluso il procuratore. “Oggi non ci si deve chiedere quanto vale, ma quanto si può ricavare dalla sua cessione. Penso che la Fiorentina ci stia pensando seriamente”.

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