Alla seconda giornata di Serie A è già tempo di polemiche sugli arbitri. Dopo Juve-Bologna, l’arbitro Di Bello è finito sotto esame per il rigore non dato in occasione del contatto tra Iling e Ndoye.
Il designatore Rocchi ha già deciso per una sospensione nei confronti dell’arbitro Marco Di Bello e del VAR. L’errore, secondo l’Aia, è stato evidente. Anche il senatore Pier Ferdinando Casini, noto tifoso del Bologna, ha voluto parlare di quanto successo allo Juventus Stadium domenica 27 agosto. Intervenuto ai microfoni di calciomercato.it, in onda sul canale Twich TVPlay, il politico ha definito Di Bello “inadeguato“.
“Voglio parlare da tifoso“, ha esordito Casini. “Io tifo per il Bologna, è nel mio cuore, nel mio DNA dalla stagione 1963-64. Mi dispiace che questo episodio arbitrale sia capitato contro la Juve, che è una grande squadra e merita rispetto. Ieri è stata una cosa vergognosa per l’arbitro. Non voglio chiamare in causa la Juve. Chiamo in causa l’arbitro, se l’hanno fermato han fatto bene. Si danneggia la credibilità del calcio“.
“Non voglio dire che gli arbitri italiani non siano all’altezza, perché ho conosciuto arbitri eccezionali. In ogni movimento c’è però qualcuno che è inadeguato. Di Bello non si è dimostrato all’altezza”, ha continuato l’intervistato.
Casini contro Di Bello: “Arbitro inadeguato!“
“Il VAR“, ha continuato Casini, “doveva avere la possibilità di richiamare l’arbitro. Per me è chiaro che sia un problema di buon senso. Ieri doveva poter richiamare. Perché non è stato così? Il tifoso non capisce. Ci sono troppe contraddizioni”.
“Vedo degli arbitri che interloquiscono con il VAR e con i giocatori che sono autorevoli. Il problema è avere chiaro che autorevolezza non è autoritarismo. Tante volte non accettano il colloquio con i giocatori. Credo la federazione abbia tutto gli strumenti per valutare. Torniamo a casa con un punto, potevamo tornare a casa con tre”.
“Motta lo promuovo non solo per quanto fatto a Bologna ma anche a La Spezia: è stata una scelta importante“, ha continuato il politico. “Ci credo e sono convinto il Bologna sia in buone mani. Zirkzee è un po’ leggerino, speriamo regga tutto il campionato, ma dal punto di vista del fraseggio è ottimo”.
“La sudditanza psicologica esiste nella vita, quindi esiste anche negli arbitri. Uno che sa fare bene il suo lavoro non ha bisogno di essere arrogante, mentre uno che è debole ricorre all’autoritarismo”, ha concluso con voce inasprita dall’indignazione l’ex ministro dell’Interno.