Addio Mazzone, dietro la maglietta indossata da Pep Guardiola c’è pure un’altra storia, quella raccontata dal nipote Alessio Lancianese.
Il mondo del calcio è ancora in lacrime per la morte di Carlo Mazzone, una delle ultime icone di un calcio d’altri tempi, amato nella sua Roma ma anche in ogni angolo d’Italia in cui ha insegnato.
Mazzone ha dato tanto al calcio italiano e la conferma diretta è arrivata dai protagonisti di questo mondo, che hanno dato il giusto omaggio all’allenatore: da Giuseppe Giannini (leggi qui l’intervista) a Francesco Totti, passando per Gigi Buffon, Beppe Signori e Roberto Baggio.
Alla prestigiosa lista si è aggiunto anche l’allenatore campione d’Europa in carica Pep Guardiola, che di Mazzone è stato allievo ai tempi del Brescia. Al termine della partita di Premier League tra Manchester City e Newcastle, Guardiola si è presentato in conferenza stampa con una maglietta celebrativa di Mazzone: “Questo è un giorno triste per me e per tutta la mia famiglia. Quando sono arrivato in Italia, per me Mazzone è stato come un padre. È stato una leggenda per il calcio italiano, ha avuto un grandissimo impatto su tutti, dai calciatori ai presidenti. Mando un grandissimo abbraccio a tutta la sua famiglia”.
Guardiola ha anche svelato il segreto sulla maglietta indossata: “L’anno scorso degli amici mi avevano mandato questa maglietta e ho deciso di indossarla oggi”. Un regalo arrivato da Edoardo Piovani, team manager del Brescia.
Dietro la maglietta celebrativa indossata da Guardiola c’è pure un’altra storia, quella raccontata dal nipote di Mazzone Alessio Lancianese. In occasione del lancio della maglia da parte del marchio Legends di cui Andrea Armentano è fondatore e proprietario – “Impazzì di gioia quando la vide” -, Alessio parlò così del nonno:
“Il rapporto con nonno inteso come nonno è stato importante per me perché mi ha insegnato i veri valori della vita, ossia il rispetto, l’educazione. Io certe volte non mi rendo conto che nonno ha fatto la storia del calcio. Per i suoi 80 anni mi venne l’idea di creare una pagina social per dare modo a nonno di stare a contatto con i suoi tifosi. A distanza di anni ci sono stati tanti messaggi. Molti suoi ex giocatori mi hanno dato una mano, da Totti a Luca Toni, il grande Edoardo Piovani. Anche oggi è difficile rimanere nel cuore delle persone nonostante siano passati tanti anni. Tutti mi hanno detto la stessa cosa, che loro hanno amato Carlo Mazzone da allenatore ma hanno amato l’uomo che era un padre per loro, ti diceva le cose senza peli sulla lingua, ti diceva la verità per il tuo bene e per me lì sentire quelle parole dette da mostri sacri del pallone è stata una delle emozioni più belle della mia vita”.
Frasi che trovano conferma in quanto dichiarato ieri da Pep Guardiola: dietro i suoi successi, c’è pure un po’ di Carlo Mazzone, ultimo simbolo del calcio romantico.
Questo contenuto è stato modificato 20 Agosto 2023 11:12
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